reporter”, conferenza a cura di Agostino Cera
CULTURA – Giovedì 4 dicembre 2025 alle 17:00 al primo piano dello Spazio Antonioni (corso Porta Mare 5). Ingresso libero

Proseguono le conferenze in occasione del cinquantesimo anniversario dell’uscita di “Professione: reporter” di Michelangelo Antonioni e della mostra dedicata al film aperta allo Spazio Antonioni fino al 12 aprile 2026. Le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara hanno infatti organizzato un ciclo di quattro incontri a cura di Alberto Boschi, nell’ambito del corso di Storia del Cinema del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara.
Le conferenze – in programma ogni giovedì fino al 18 dicembre – puntano ad approfondire il significato della pellicola, sottolineando l’attualità di questo capolavoro cinematografico.
Dopo la prima conferenza (a cura di Federico Pierotti) che ha fatto registrare il tutto esaurito, il secondo appuntamento si terrà giovedì 4 dicembre 2025 alle 17:00 al primo piano dello Spazio Antonioni (corso Porta Mare 5, Ferrara). Il relatore sarà Agostino Cera (Università di Ferrara) con la conferenza “Passeggeri di se stessi: il disfacimento dell’identità in ‘Professione: reporter’ e ‘Uno, nessuno e centomila’”.
LA SCHEDA – Com’è stato ripetutamente osservato, “Professione: reporter” può essere definito un film pirandelliano. In particolare, il David Locke interpretato da Jack Nicholson restituisce una versione moderna del Vitangelo Moscarda di “Uno, nessuno e centomila”. A più di 70 anni di distanza, i temi del capolavoro pirandelliano restano di insuperata, scandalosa attualità: nella cornice di una modernità fattasi sempre più estraniante, va in scena, da un lato, la saturazione dell’identità, il disfacimento dell’io; dall’altro, lo scacco della differenza, l’alterità come utopia e come chimera. Rimane il caso, l’occasione come unico motore dell’azione, la scintilla capace di accendere un’ultima illusione. La morale di queste favole amarissime è che non si fugge davvero da se stessi né si approda davvero sui lidi dell’altrove. Restare sospesi in questo pendolo perpetuo, e inconsistente, tra sé e altro – passeggeri di noi stessi – appare l’unico destino che ci tocca in sorte.
Agostino Cera è professore associato di filosofia teoretica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara. Si occupa di pensiero tedesco tra XIX e XX secolo, filosofia della tecnica, antropologia filosofica, filosofia del cinema e, più recentemente, di Antropocene.
Nella foto – scaricabile in fondo alla pagina – la locandina del ciclo di Conferenze dedicate al film “Professione: reporter” con una fotografia di scena di Florian Steiner
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