Società

Professore picchiato da uno studente dopo averlo rimproverato

Un altro caso di un professore picchiato da un suo alunno. È successo a Inzago a un insegnante della scuola media Kennedy. L’aggressione è avvenuta molte settimane dopo che Sergio Orlandi, che è anche un musicista jazz, aveva rimproverato in aula il suo studente quattordicenne, che ha deciso pertanto di vendicarsi organizzando una spedizione punitiva.

Il professore picchiato aveva ripreso il ragazzo perché disturbava l’aula, fino a doverlo fare uscire dalla classe, un gesto che il suo studente non aveva gradito, tanto da minacciare l’insegnante. Una promessa mantenuta: di notte è andato ad attenderlo sotto casa con un suo amico e quando è arrivato i due lo hanno preso a pugni. Il professore è riuscito ad allontanarsi in auto per andare al pronto soccorso dove è stato medicato per una frattura al naso e alla mascella, con venti giorni di prognosi.

Nei confronti del quattordicenne è scattata la denuncia per lesioni alla Procura del Tribunale dei Minori. Ancora in via di identificazione è invece l’altro giovane che ha preso parte al pestaggio. Ma non ci vorrà molto a identificarlo, dal momento che l’area dove è avvenuta l’aggressione è in una zona ripresa da telecamere di sorveglianza.

Il racconto del professore picchiato

«Stavo rientrando da un concerto e mi sono fermato in piazza perché avevo visto parcheggiata la macchina di un conoscente. Ero appena risalito in auto quando il ragazzo, con l’amico che non conoscevo, si è avvicinato. Non ho pensato assolutamente a nulla di male, ho anche abbassato il finestrino per salutare» ha raccontato il professore, come riportato da Il Giorno.

Ma pochi istanti dopo «il secondo ragazzo ha alzato la sicura e aperto la portiera». A quel punto i due ragazzi hanno iniziato a colpire il professore con pugni, schiaffi e colpi, tentando, ma senza riuscirci, di tirare fuori dall’auto Orlandi.

Il professore picchiato ha descritto l’aggressione come «una furia spaventosa, agghiacciante». È riuscito però a mettere in moto la sua auto e fuggire prima in ospedale per farsi medicare e poi a sporgere denuncia.

Intanto, oltre che in Tribunale, il caso è sotto esame anche nella scuola Kennedy, dove già a seguito del rimprovero era avvenuto un incontro tra i due, alla presenza della preside. L’insegnante aveva scelto in quel caso di non sporgere denuncia, nonostante la minaccia.

Sulla vicenda si è espresso anche il sindaco di Inzago, Andrea Fumagalli. «Siamo naturalmente informati dei fatti, ma siamo impegnati anche a comprendere l’intera catena degli eventi, dato che questo terribile episodio ha un pregresso. La formazione e la crescita dei ragazzi si basano su due fondamentali pilastri, famiglia e scuola. E certe situazioni non “maturano” dall’oggi al domani». E si augura anche: «Che vi siano la massima collaborazione e trasparenza. Sono prima di tutto profondamente rattristato. Stiamo quasi ”abituandoci” a fatti inauditi che coinvolgono i ragazzi. Occorre una riflessione profonda. E non bisogna nascondere: ma rabbrividire, e prendere coscienza».


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