Trump prepara un suo operatore (e uno smartphone?)
Donald Trump potrebbe presto avere un suo operatore telefonico, completo di smartphone e accessori brandizzati. È quanto emerge da una recente richiesta di registrazione di due marchi — “Trump” e “T1” — presentata dall’azienda che gestisce i suoi diritti commerciali.
Dietro questa mossa potrebbe esserci molto più di una trovata di marketing: la documentazione è dettagliata e lascia intendere un reale interesse a entrare nel settore delle telecomunicazioni. Se il progetto dovesse andare in porto, ci troveremmo davanti a un caso unico: un ex presidente degli Stati Uniti a capo di una rete mobile.
Trump Mobile: cosa sappiamo della rete (e del telefono) a marchio Trump
Secondo i documenti depositati presso l’Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti, la società DTTM Operations LLC, che cura il brand Trump, ha richiesto la registrazione dei marchi “Trump” e “T1” per un’ampia gamma di prodotti e servizi.
Tra questi troviamo:
- Servizi di telefonia mobile
- Smartphone a marchio Trump
- Accessori come custodie e caricatori
- Negozi fisici e online per la vendita di questi prodotti
Non si tratta solo di un’operazione di immagine: la registrazione copre l’intero ecosistema, dal dispositivo alla rete.
Secondo l’avvocato esperto in marchi Josh Gerben, la documentazione firmata da un legale rappresentante implica intenzioni concrete di portare questi prodotti sul mercato.
Problemi legali, concorrenza e un precedente hollywoodiano
L’idea di una Trump Mobile non è priva di criticità. Il marchio “T1” potrebbe scontrarsi con i diritti già detenuti da T-Mobile, che potrebbe fare opposizione per violazione del proprio marchio. Questo aspetto legale, se confermato, potrebbe bloccare o rallentare il progetto.
C’è poi la questione regolatoria. Se Trump dovesse effettivamente lanciare una rete telefonica, si aprirebbero interrogativi su come interverrebbe la FCC, l’ente che supervisiona le comunicazioni negli Stati Uniti. Un nodo delicato, soprattutto considerando che uno dei commissari attualmente in carica, Brendan Carr, è stato nominato proprio da Trump.
Trump non sarebbe comunque l’unico personaggio pubblico a puntare sul mondo della telefonia. Pochi giorni fa è stato annunciato il debutto di SmartLess Mobile, operatore virtuale legato al popolare podcast condotto da Will Arnett, Jason Bateman e Sean Hayes.
E prima ancora c’era stato il caso di Ryan Reynolds con Mint Mobile, poi venduto a T-Mobile nel 2023.
L’idea di trasformare il proprio seguito in un’offerta di servizi mobili sta diventando una tendenza. Ma con Trump in gioco, le implicazioni vanno ben oltre il marketing: si parla di una rete mobile con una forte identità politica, destinata a suscitare attenzione — e polemiche.
Source link