“Un Papa problematico per il mondo ebraico”. Rabbino di Trieste duro su Bergoglio

Sono destinate a far discutere le parole del rabbino capo della comunità ebraica di Trieste, Alexander Meloni, che al Tg Rai del Friuli Venezia Giulia ha dichiarato che Papa Francesco è stato “un papa estremamente problematico per il mondo ebraico. È un papa che ha risvegliato certe estensioni nel rapporto tra ebraismo e cristianesimo di cui abbiamo risentito molto, soprattutto dopo il 7 ottobre, nelle sue prese di posizione“.
Le accuse sull’ultimo intervento
Il rabbino ha fatto anche alcune considerazioni in merito all’ultimo intervento pubblico del Papa nella giornata di Pasqua nella benedizione “Urbi et Orbi” quando ha descritto “il terribile conflitto (a Gaza, ndr) che continua a generare morte e distruzione e a provocare una drammatica e ignobile situazione umanitaria“. Alexander Meloni ha ripreso queste parole affermando al tg regionale che “il suo ultimo intervento, quello che ha fatto ieri, l’ho percepito come una presa di coscienza che si era addentrato in un cammino pericoloso“, ha concluso.
Gli interventi su Israele
Papa Francesco ha più volte definito le azioni di Israele come “immorali” facendo altri passi in avanti con la richiesta di un’indagine per verificare se la campagna dell’Idf (Forze di difesa israeliane) nella Striscia di Gaza costituissero un genocidio. Netanyahu, allo stesso modo della comunità ebraica internazionale e italiana, ha più volte detto che le parole di Bergoglio verso i palestinesi fossero quotidiane e che l’appello per la liberazione degli ostaggi, il ricordo delle vittime del 7 ottobre e la condanna del terrorismo fossero invece più rare.
C’è da ricordare, però, che il tributo massiccio dell’area dove la maggior parte della gente è di fede islamista fa da specchio alla grande attenzione che Bergoglio aveva il Medio Oriente. Basti pensare che durante il suo pontificato è stato in quell’area per ben cinque volte: Bahrei, Egitto, Giordania, Palestina, Israele, Emirati Arabi ma è In Iraq che ha compiuto uno dei suoi viaggi più rivoluzionari quando nel 2021 volle visitare la città di Ur dove, secondo la Bibbia, nacque Adamo.
Contro ogni preoccupazione per la propria incolumità camminò per le città segnate dalla presenza dell’Isis con le sue preghiere tra le rovine di Mosul e l’abbraccio al leader sciita Al Sistani.
Nel 2019, ad Abu Dhabi, ci fu la firma del Documento sulla “Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” pronunciando delle parole solenni che non possono essere dimenticate. “La fratellanza è la nuova frontiera dell’umanità. O costruiamo insieme il futuro o non ci sarà futuro“.
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