Toscana

Solidarietà alla vittima, educazione affettiva fin dai più giovani













L’associazione Pronto Donna esprime profonda indignazione per il grave atto di violenza accaduto ad Arezzo e manifesta piena solidarietà e vicinanza alla vittima.

Ancora una volta ci troviamo di fronte a un episodio che ci richiama con forza alla necessità di un impegno concreto e costante da parte di tutta la società. È fondamentale che le istituzioni rafforzino gli strumenti di prevenzione e protezione, e che si investa con determinazione nell’educazione affettiva e al rispetto sin dalla giovane età.

La violenza di genere non è un fatto isolato, ma il risultato di una cultura che troppo spesso tollera il possesso, la sopraffazione e la discriminazione. Cambiare è possibile, ma solo se tutti – istituzioni, scuole, famiglie, media – ci assumiamo la responsabilità di costruire una cultura fondata sulla parità, sull’ascolto e sulla libertà delle donne di vivere senza paura.

L’associazione Pronto Donna con il suo Centro Antiviolenza, opera ad Arezzo, ha sportello di ascolto in tutta la Provincia e offre ascolto, aiuto e supporto gratuito a tutte le donne che si sentono vittime di violenza, fisica, psicologica, economica o sessuale.

Accogliamo ogni donna con rispetto, riservatezza e senza giudizio, offrendo un percorso personalizzato di sostegno e protezione. Nessuna è sola: la violenza si può riconoscere, si può fermare e si può uscire da essa.


Pronto Donna-4


N.d. r. Il riferimento è a quanto accaduto nella notte tra il 14 e il 15 giugno in piazza Guido Monaco. Qui un uomo, trentenne, ha morso con violenza e ferito seriamente alla lingua la fidanzata di 29 anni, incinta. La donna ha dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale di Arezzo perché aveva subito un distacco parziale della lingua. L’aggressore, identificato dai carabinieri, è stato denunciato per lesioni personali gravi.





















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