“Poliziotti indagati? Pessimo messaggio” – Il Tempo

“È un pericoloso messaggio che si sta trasmettendo a tutti i cittadini ed evidenzia che la magistratura non garantisce chi è preposto a gestire la nostra sicurezza”: così il tenente colonnello MOVM, Gianfranco Paglia, ha definito il nuovo sviluppo della vicenda del brigadiere eroe. Sono stati infatti iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo, come atto dovuto, i due agenti della Polizia di Stato che giovedì 12 giugno hanno intercettato e avuto un conflitto a fuoco con i due ricercati per la morte Carlo Legrottaglie, il carabiniere di 59 anni in servizio nel Nucleo radiomobile dei carabinieri di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. “Per quanto il fascicolo aperto, nei confronti dei poliziotti che hanno fermato gli assassini di Carlo Legrottaglie, sia un atto dovuto, rimango disgustato per come le Forze dell’Ordine non siano tutelate. Spero che al più presto le regole cambino e che la magistratura faccia il suo corso, scevro da colori politici”, ha spiegato il tenente colonnello Paglia, definendo “sconcertante” che si aggiunga “tragedia alla tragedia”.

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Carlo Grottaglie, il carabiniere ucciso, “era al suo ultimo giorno di lavoro, ha servito con Onore la Nazione fino alla fine, è ritornato nel suo paese d’origine non per godersi la meritata pensione, ma in una bara avvolta dal Tricolore. Dopo il suo funerale, apprendere che i due poliziotti sono stati indagati è come se fosse stato ammazzato per la seconda volta”, ha spiegato. “Ritengo che questo sia un pessimo segnale nei confronti di chi indossa l’ Uniforme rischiando la vita ogni giorno” e “una deriva preoccupante”, ha aggiunto il tenente colonnello, che spera “che tutto l’arco parlamentare dia un segnale forte e chiaro con regole certe che restituiscano alle Forze dell’Ordine la giusta autorevolezza e rispetto”.
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