Mattarella: i pregiudizi sulla disabilità sono una ferita per tutti, favorire l’inclusione
“La Costituzione garantisce a ogni donna e uomo, senza eccezioni, l’esercizio dei propri diritti. È, sovente, un percorso arduo, specie per troppe persone con disabilità, che vivono condizioni di solitudine ed emarginazione”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità sottolineando che “pregiudizi e stereotipi ostacolano la piena partecipazione alla vita della comunità e la messa in valore dei loro talenti”. “Le famiglie affrontano sfide enormi – continua -. Ritardi, dinieghi, complicazioni irragionevoli, aggravano il peso economico, organizzativo ed emotivo della cura delle persone con disabilità, talvolta afflitte da abusi e maltrattamenti oltre che da discriminazioni. È una ferita per l’intera collettività e a essa va posto riparo con politiche e scelte appropriate”. Per Mattarella “l’inclusione arricchisce l’intera comunità, contribuisce a un progresso sociale autentico e condiviso, in cui le persone con disabilità non vengono considerate un peso, bensì membri a pieno titolo della vita comune, alla quale sono chiamati a prendere parte con le capacità di cui sono dotati”.
I dati dell’Oms sulla disabilità
L’Organizzazione mondiale della sanità stima nel mondo 1,3 miliardi di persone con disabilità significativa, ovvero 1 persona su 6. La loro aspettativa di vita è inferiore fino a 20 anni a quella delle persone senza disabilità, con il doppio delle probabilità di sviluppare disturbi e malattie come depressione, asma, diabete, ictus e obesità. Inoltre, le persone con disabilità affrontano “disuguaglianze sanitarie dovute a stigma, discriminazione, povertà, esclusione dall’istruzione e dal lavoro, e ostacoli all’interno del sistema sanitario stesso”.
La celebrazione di quest’anno si basa direttamente su quanto deciso durante il secondo vertice mondiale per lo sviluppo sociale, che si è tenuto a Doha dal 4 al 6 novembre 2025. Nella capitale del Qatar i leader mondiali hanno ribadito il loro impegno a costruire un mondo giusto, inclusivo ed equo. Anche perché, ricorda l’Onu “le persone con disabilità e le loro famiglie affrontano sfide e ostacoli nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sociale, hanno maggiori probabilità di vivere in povertà, continuano a subire discriminazioni nell’occupazione e ricevono salari più bassi”. Insomma, i sistemi di “i sistemi di protezione sociale sono diseguali in termini di copertura e inadeguati quando si tratta di tenere conto dei costi aggiuntivi della disabilità”.
Le iniziative di Palazzo Chigi per la giornata mondiale
In occasione della Giornata mondiale Palazzo Chigi presenta il nuovo Piano di azione per la promozione dei diritti delle persone con disabilità dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. “E’ un’occasione importante per richiamare l’attenzione di tutti sui temi dell’inclusione, della valorizzazione delle persone e sul diritto alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica nel nostro Paese” sottolinea il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, secondo cui “la crescita economica e la coesione sociale del nostro Paese dipendono sempre di più dalla capacità di non lasciare indietro nessuno”. “Non possiamo più parlare solo di costi o di assistenza – spiega – ma di un investimento serio sulle potenzialità e sul valore di ogni persona”. Per il ministro “il cammino è ancora lungo, ma in questi anni abbiamo compiuto passi importanti. Penso alla riforma della disabilità che stiamo attuando che semplifica e sburocratizza le procedure di riconoscimento dell’invalidità civile, e che introduce il Progetto di vita ma anche al riconoscimento della sordociecità, al sostegno per l’occupazione dei giovani con disabilità con un fondo da 22 milioni, al nuovo bando “Vita e Opportunità”, che entro fine anno metterà a disposizione 380 milioni di euro per supportare percorsi abitativi, ricreativi e lavorativi”. Attenzione, infine, anche ai caregiver con una legge che ne riconoscerà il ruolo nel carico di cura familiare.
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