Marshall Allen – New Dawn: :: Le Recensioni di OndaRock
Esattamente due giorni dopo aver festeggiato il 100° compleanno, Marshall Allen ha cominciato a registrare le tracce che sarebbero finite sul primo disco della sua lunghissima carriera a essere pubblicato a suo nome, “New Dawn”.
Allen entra nell’Arkestra a 34 anni, nel 1958. Resta al fianco di Sun Ra fino alla sua morte, avvenuta nel 1993, continuando in seguito a dirigere la Sun Ra Arkestra, tra dischi e concerti. L’amico, nonché collega nell’Arkestra, Knoel Scott ha aiutato Allen nell’impresa di raccogliere le idee per il suo disco “solista”. Le registrazioni sono avvenute in soli due giorni, a Filadelfia, con una vera big band di veterani dell’Arkestra in grado di suonare gli arrangiamenti eleganti di Scott.
I suoni sono quelli di un’orchestra degli anni 40: “African Sunset” è un tripudio di archi in fiore, con il caldo timbro del sassofono di Allen a carezzare una melodia romantica. Solo l’eco dell’Ewi, sempre suonato da Allen, ci ricorda che l’Africa è direttamente collegata con tunnel spazio-temporale a Saturno.
Ancora più languida ed elegante la ballata che dà il titolo all’album, “New Dawn”, impreziosita dalla voce di una divina Neneh Cherry e dalla chitarra sognante di Bruce Edwards.
Il resto del disco scorre veloce tra un rhythm’n’blues recuperato da chissà quale cassetto dei ricordi (“Are You Ready”), un viaggio interstellare nel soul-jazz più cosmico (“Sonny’s Dance”), un lungo omaggio all’immaginario afrodelico (“Boma”) e una versione funk stellare di “Angels And Demons At Play” (dall’omonimo album di Sun Ra del 1965) che si incolla letteralmente ai neuroni fin dal primo ascolto.
23/04/2025