Società

Manifestazione per l’Europa, 30mila a Roma. Jovanotti: «Siamo all’inizio di un grande futuro»

È iniziata con l’Inno alla gioia di Friedrich Schiller, inno ufficiale dell’Unione europea e del Consiglio d’Europa, accolto da applausi della folla, la manifestazione per l’Europa a Roma in agenda il 15 marzo.

L’idea, lanciata dal giornalista Michele Serra all’indomani dello scontro nello Studio Ovale tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, per promuovere l’unità europea in un momento di forte incertezza sul piano internazionale, ha attirato 30mila persone a Piazza del Popolo, tanto che gli accessi al sito sono stati chiusi per l’enorme affluenza di partecipanti. La manifestazione, nata come iniziativa apartitica, ha incontrato l’appoggio di più forze politiche, tra cui Pd, Avs, Azione, Italia Viva e +Europa, che hanno detto sì alla piazza per l’UE.

Tra i colori delle tante bandiere, da quella blu della comunità europea a quella arcobaleno della pace, oltre quelle di Ucraina e Georgia, ha fatto capolino anche Donald Trump in versione cartapesta con l’immancabile cravatta rossa, il ciuffo biondo platino e in bocca delle banconote.

«Siamo in tanti perché siamo un popolo, una parola che negli ultimi anni è stata sottratta alla democrazia e alla gentilezza. Invece è la più democratica delle parole», è iniziato così l’intervento dal palco di Michele Serra che ha dato il via alla manifestazione. Ad avvicendarsi poi politici, scrittori e personaggi della musica e della televisione.

Claudio Bisio ha coordinato gli interventi: «Sono qui perché sono un cittadino europeo. E sono qui per questo signore che ha gettato un sasso e sono stati in tanti a prenderlo al volo. Questa è una piazza di cittadine e cittadini e ognuno è venuto qui in rappresentanza di se stesso. Qualcuno si annuncerà da solo, qualcuno lo presenteremo, qualcuno lo tradurremo».

Tra i vari interventi anche quello di Jovanotti in videomessaggio: «Il mio desiderio è che l’Europa guardi molto di più al Sud, considerandola una componente fondamentale della propria vitalità, meraviglia, ricchezza di identità diverse che stanno insieme e si arricchiscono a vicenda. Mi piace pensare che siamo all’inizio di un grande futuro, ma c’è ancora tanto da fare e da lavorare».

Elly Schlein a Piazza del Popolo. Foto Ipa

Elly Schlein a Piazza del Popolo. Foto Ipa

Giandomenico D’Angelo / ipa-agency.net

Mentre la segretaria del Pd Elly Schlein, accolta da applausi, ha sottolineato l’idea di un’Europa federale, unita, che affronta le sue sfide. A parlare anche gli scrittori Gianrico Carofiglio e Antonio Scurati. Roberto Vecchioni, invece, dal palco ha ribadito il concetto di cosa significa oggi essere veramente pacifisti.


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