L’arcivescovo trentino Ivan Maffeis: «Papa Francesco ha testimoniato la gioia del Vangelo. Il futuro della Chiesa? Non si può tornare indietro» – Cronaca
TRENTO. “E’ rimasto al suo posto fino all’ultimo giorno. E’ rimasto al suo posto testimoniando la gioia del Vangelo e la vita di fraternità che ne sgorga. La sua parola, i suoi segni, la sua vicinanza ai poveri, fino alla visita ai carcerati di pochi giorni fa, Giovedì Santo, restano per tutti un forte richiamo, una Chiesa che sappia andare incontro ad ogni persona con la disponibilità ad accoglie sofferenze ed attese e a donare la speranza cristiana“: così il trentino Ivan Maffeis, già direttore di Vita Trentina e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve nell’apprendere la notizia della morte di Papa Francesco.
In collegamento con la Rai nazionale, Maffeis ha risposto alle domande sul futuro della Chiesa e sul successore di Papa Francesco, dicendosi certo che, nonostante le critiche ricevute da più parti, come era avvenuto per Giovanni Paolo II, “non si può tornare indietro” rispetto alla linea di Bergoglio e alla sua apertura e vicinanza alla gente, al ruolo di pastore che lo ha da sempre contrassegnato.
Il presule – riferisce l’Archidiocesi – ha disposto che alle 11 del Lunedì dell’Angelo le campane delle chiese dell’Arcidiocesi suonino a morto e martedì 22 aprile, vangano celebrate in tutte le parrocchie una S. Messa in suffragio del Papa. Lo stesso arcivescovo Maffeis, sempre il 22 aprile, alle 18, presiederà la celebrazione eucaristica nella cattedrale di San Lorenzo a Perugia.
(foto Ansa)