juni – nero, attimo | Indie For Bunnies
Ilaria Formisano, già voce dei Gomma, si reinventa con il nuovo progetto artistico e discografico anticipato dal singolo “mosca cieca“. “juni, non sono io” recita la press release ed è chiara la volontà di ampliare il campo delle influenze musicali (e non solo) che hanno portato alla nascita dell’album “nero, attimo” prodotto da Luca Jacoboni.

Artisti come Caroline Polacheck, 100 gecs, Yves Tumor, Jenny Hval, Water From Your Eyes, film d’autore (“Midsommar”, “La Chimera”, “Titane”) hanno ispirato lo stile di juni, che esplora il confine tra indie pop e elettronica affidandosi spesso a sonorità minimali e sperimentali, “di malva” ad esempio tra occulto e magia, con melodie imprevedibili cantate in italiano, inglese, napoletano.
Un corpo vivo e in continua evoluzione quello rappresentato in “nero, attimo”, l’elettronica pulsante di “hello? hello? “, “solving puzzles” e “tra le noci” drammatica ed evocativa, l’incalzante “9FS” vero meltin’pop di lingue e culture tracciano un percorso catartico e personale dove le emozioni sono il fulcro di otto brani abili a fotografare ogni istante con lucidità.
Meg è un altro nome che viene in mente ascoltando il disco, soprattutto in “chiagne” e “muozzeco”, i momenti più vitali e sfrenati, quelli in cui in progetto juni si esprime in piena libertà, provando a descrivere con il suono ciò che non è sempre semplice dire. “nero, attimo” è un esperimento interessante e riuscito che fa scoprire un lato diverso di Ilaria Formisano, il suo essere artista avventurosa, volutamente fuori da ogni schema precostituito.
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