Economia

Il Governo portoghese contro la vendita di Novo Banco a Caixa

La lista dei Governi europei che alzano le barricate contro le acquisizioni bancarie si arricchisce di un nuovo caso. Stavolta è il Portogallo a opporsi al tentativo di acquisizione di Novo Banco, quarta banca del Paese lusitano, da parte del gruppo spagnolo Caixa Bank che è già a presente a Lisbona controllando Bpi, quinto gruppo portoghese.

Già alcune settimane fa, quando era emerso per la prima volta in modo concreto l’interesse di Caixa,il Ministro delle Finanze Joaquim Sarmento aveva evidenziato la contrarietà dell’esecutivo all’operazione dato che «le banche spagnole rappresentano già circa un terzo del mercato bancario portoghese», aggiungendo che «è nell’interesse del Paese che non vi sia una dipendenza eccessiva o una concentrazione del nostro settore bancario nelle mani di un unico Paese come la Spagna». In Portogallo è già presente in forze anche il colosso spagnolo Santander.

I tempi

Lo scorso fine settimana, poi, è emerso che sia la spagnola Caixa che il gruppo francese Bpce-Natixis hanno presentato offerte formali per rilevare il 75% del capitale di Novo Banco in mano al fondo di private equity Usa Lone Star.

Entro metà giugno, il fondo dovrebbe prendere la decisione finale sulla sua exit strategy dalla banca scegliendo tra quella che finora sembrava l’ipotesi principale, ovvero la quotazione in Borsa tramite Ipo, oppure la cessione del pacchetto di maggioranza a un’unica banca.

Doppio binario

Sia il top management di Novo Banco che il Governo portoghese preferirebbero l’Ipo, che manterrebbe l’autonomia dell’istituto evitando aggregazioni che in questo momento paiono indesiderate.


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