Il cognome in Italia: come si attribuisce, come si cambia, come si aggiunge quello materno e quando può essere doppio
Che in Parlamento si stesse discutendo della legge sull’attribuzione del cognome dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha abolito nel 2022 ha abolita l’attribuzione automatica di quello paterno alla nascita è diventata cosa nota la scorsa settimana grazie alla proposta di Dario Franceschini. Il rappresentante del Pd ha annunciato nel corso dell’assemblea del gruppo al Senato ha detto che presenterà un disegno di legge per dare ai figli solo il cognome della madre. Si tratta di una proposta personale che ha spiegato così: «Anziché creare infiniti problemi con la gestione dei doppi cognomi dopo secoli in cui i figli hanno preso il cognome del padre, stabiliamo che con la nuova legge prenderanno solo quello della madre. È una cosa semplice e anche un risarcimento per una ingiustizia secolare».
A Franceschini sono arrivate più critiche che sostegno. Per le tempistiche, il tema non pare proprio di primo piano, e per il contenuto che riporta un vincolo: sostituire il cognome del padre con quello della madre non pare far fare un passo avanti nel senso della parità. La riparazione per il passato passerebbe così per un nuovo obbligo che al momento non esiste.
Cosa succede adesso alla nascita di un bambino
«Il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dai medesimi concordato, salvo che essi decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due. In mancanza di accordo sull’ordine di attribuzione del cognome di entrambi i genitori, resta salvo l’intervento del giudice in conformità con quanto dispone l’ordinamento giuridico». Questo dice la sentenza della Corte Costituzionale n. 131 del 2022 che viene applicata al momento della registrazione dei nuovi nati. Con questa storica sentenza la Consulta ha abolito l’obbligo di trasmettere automaticamente il cognome paterno ai figli. Se non c’è accordo entra in scena un giudice che non ha però ancora a disposizione una legge per decidere sull’attribuzione del cognome a seguito di quella sentenza. Decide in autonomia l’ordine.
Si può rendere la dichiarazione di nascita entro dieci giorni dalla nascita, presso il Comune di residenza dei genitori o presso il Comune dove è avvenuta la nascita, entro tre giorni, presso la direzione sanitaria dell’ospedale o della casa di cura in cui è avvenuta la nascita. Queste le possibilità, senza costi nelle differenti scelte:
- Cognome paterno + cognome materno
- Cognome materno + cognome paterno
- Solo cognome materno
- Solo cognome paterno
E il dopo?
Chi ha il doppio cognome li trasmette entrambi? Questa questione è aperta e servirebbe una legge per regolarla. Probabilmente no, anche perché è possibile che sposi una persona che, a sua volta, ne ha due, ma la questione non è stata fissata. L’accumulo non sembra fattibile, ma non è regolato. Non è chiaro nemmeno se si può decidere di trasmettere un solo cognome scegliendolo.
I fratelli
Esiste anche un problema legato ai fratelli nati prima e dopo il 1 giugno del 2022. Chi è nato prima ha avuto di solito solo il cognome paterno, chi è nato dopo può aver avuto entrambi i cognomi se i genitori non hanno scelto diversamente o solo il cognome della madre. Per questo c’è un’indicazione da parte della Corte: la scelta del cognome attribuito al primo figlio potrebbe diventare vincolante per decidere quello dei figli successivi della stessa coppia. Si tratta di un’indicazione, non di un legge.
E chi è nato prima di questa sentenza?
La sentenza della Corte Costituzionale non ha effetto retroattivo. Vale solo per chi è nato dopo il primo giugno del 2022. Chi è già stato dichiarato alla nascita e ha già un cognome sui documenti, deve fare un percorso diverso per poter aggiungere il cognome materno, dopo quello paterno, e avere un doppio cognome deve presentare un’istanza alla Prefettura. «L’istanza può essere presentata sia per i minorenni sia per i maggiorenni», spiega il sito dello Studio Legale Piemonte. Il parlamento deve decidere anche se semplificare questa procedura in caso si voglia aggiungere il cognome materno o sostituire quello attribuito automaticamente con un altro.
Cosa serve per cambiare o aggiungere un cognome
Prima di tutto serve una motivazione significativa perché il cambio o l’aggiunta si fanno, anche da prima del giugno 2022, «in presenza di situazioni oggettivamente rilevanti» e con accordo di entrambi i genitori se si tratta di minorenni. La domanda si fa alla Prefettura.
Possono aggiungere un doppio cognome sia i minorenni, per cui presenta richiesta chi ha la potestà genitoriale, sia i maggiorenni. Si può aggiungere il cognome materno, quello del marito, di un parente, del compagno della madre o di una diversa persona.
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