i loro album migliori secondo la rivista Louder
Una band che ha vissuto diverse fasi ma che, complessivamente, si è rivelata tra le migliori eredi della grande stagione progressive degli anni 70. Si tratta dei britannici Marillion, ai quali il magazine online Louder dedica un approfondimento, selezionando i loro dischi essenziali in un’apposita “guida per gli acquisti”, in cui per ognuno sono presenti commenti e analisi dei brani principali.
“Da quando hanno raccolto il testimone del rock progressivo lasciato dai Genesis negli anni 80 – sottolinea la rivista nell’introduzione – i Marillion hanno registrato uno dei cataloghi più impressionanti del prog. I Marillion potrebbero essere stati ispirati dalla musica dei Genesis e degli Yes, ma erano capaci di fare baldoria come i Guns N’ Roses…. Formata ad Aylesbury, nel Buckinghamshire, nel 1979, la band inizialmente si chiamava Silmarillion, in omaggio a un’opera pubblicata postuma da J.R.R. Tolkien. Il nome fu abbreviato nel 1981, lo stesso anno in cui il carismatico scozzese Fish (nato Derek William Dick) si unì al gruppo. Dopo aver firmato un contratto con la Emi l’anno successivo, i Marillion pubblicarono quattro album in studio – tutti entrati nella Top 10 del Regno Unito – prima che Fish lasciasse la band per una carriera solista nel 1988. Il suo sostituto, Steve Hogarth, ex-membro degli Europeans, è ormai il frontman dei Marillion da oltre tre decenni…. Nell’era di Fish – prosegue Louder – i Marillion erano i portabandiera del rock progressivo, ma con Hogarth la band è diventata progressiva nel senso più ampio. La loro musica si è evoluta ben oltre quelle influenze primarie e, dopo essere stati abbandonati dalla Emi nel 1996, i Marillion hanno creato un nuovo modello di business basato su Internet, che ha permesso loro di prosperare come industria indipendente. Otto anni prima che i Radiohead vendessero ‘In Rainbows‘ esclusivamente online, i Marillion finanziarono il loro album marillion.com invitando 30.000 fan iscritti alla loro mailing list a preacquistare l’album prima ancora che fosse registrato”.
Ecco qui sotto i migliori dischi dei Marillion secondo Louder, che suggerisce invece di “evitare” “Fugazi” del 1984 (qui il servizio completo).
- Misplaced Childhood (Emi, 1985)
- Clutching At Straws (Emi, 1987)
- Script For A Jester’s Tear (Emi, 1983)
- F E A R (Fuck Everyone And Run) (earMusic, 2016)
- Season’s End (Emi, 1989)
- Sounds That Can’t Be Made (earMusic, 2012)
- Brave (Emi, 1994)
- Marbles (Intact, 2004)
- B’Sides Themselves (Emi, 1988)
- Holdays In Eden (Emi, 1991)
- Somewhere Else (Intact, 2007)