Femminicidio Tolentino: l’ex marito partito dall’Umbria ha ammazzato Gentiana
Tolentino si è svegliata sconvolta da un delitto che ha infranto la quiete di un sabato sera d’inizio estate. Gentiana Hudhra, 45 anni, madre di due ragazzi, è stata uccisa a coltellate dall’ex marito in una delle vie centrali della città, mentre tornava a casa dopo il lavoro.
Lui Nikollaq Hudhra, dieci anni più di lei, è partito da Passignano sul Trasimeno venerdì per trascorrere del tempo con i figli. «Non risulta in cura per problemi mentali. Era arrivato nelle Marche venerdì e aveva trascorso un po’ di tempo con i figli di 20 e 23 anni. Poi l’agguato mortale sulla strada che Gentiana faceva per andare a lavorare. ‘Ora staremo tutti meglio’», avrebbe affermato secondo quanto riportato dal Resto del Carlino.
Nikollaq l’ha raggiunta in monopattino lungo viale Benadduci, in una zona frequentata e animata. Dopo il gesto, si è seduto su una panchina ad attendere i carabinieri. La scena si è consumata sotto gli occhi increduli dei passanti. Lui è un bracciante agricolo, di origini albanesi come lei, proveniente da Passignano sul Trasimeno. Dopo l’efferato femminicidio l’avrebbe presa anche a calci, sotto gli occhi increduli dei presenti. Ora si trova nel carcere di Montacuto (Ancona).
«’Ha confessato, ha confermato e ammesso completamente la propria responsabilità. Ha detto che l’ha fatto per salvare la vita dei figli – ha spiegato il suo avvocato, Lucia Testarmata, secondo qanto riportato ancora dal resto del Carlino -. Ha detto che è stato lui e che voleva farlo. Lunedì (domani) ci sarà la convalida. I figli sono in stato di choc’. E sull’ipotesi che l’uomo fosse in cura al servizio di igiene mentale, commenta: ‘No, non era in cura. Ora però valutiamo anche il suo stato mentale perché è evidente che bisogna fare qualche accertamento’. Dopo l’interrogatorio con il pm Enrico Riccioni, alla presenza dell’avvocato, è stato trasferito in carcere. Per Nicollaq Hudhra è scattato l’arresto con l’accusa di omicidio premeditato».
Gentiana viveva a Tolentino da tempo. Lavorava come badante e conduceva una vita riservata. Dopo la separazione nel 2021, non si erano mai registrate denunce o episodi di violenza noti. Chi la conosceva la descrive come una donna silenziosa, interamente dedita ai suoi due figli, oggi ventenni.
I ragazzi, uno studente universitario e uno già al lavoro, sono stati ascoltati a lungo dalle forze dell’ordine. Per loro è stato subito attivato un servizio di supporto psicologico da parte della Asur e dei servizi sociali.
Il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, ha annullato la Festa dello Sport prevista per domenica e proclamato il lutto cittadino nel giorno delle esequie. «Un gesto di rispetto per una donna che non c’è più e per i suoi figli, a cui va il pensiero dell’intera comunità».
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