Comunali, Salis: “Se dovessi perdere resterei per fare opposizione, atto dovuto verso chi ti vota”
Genova. A due giorni dal silenzio elettorale e a quattro dal voto per le comunali di Genova, la candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis risponde alla domanda: “Cosa farà se dovesse perdere? Resterà all’opposizione?”. Lo ha fatto a margine del comizio di chiusura di Avs, una delle forze della coalizione, e nel giorno in cui, sullo stesso tema, si è espresso anche Pietro Piciocchi, il suo avversario del centrodestra.
“Certo che resterò a fare opposizione – dice Salis – dire chiaramente che resterai a fare opposizione in consiglio comunale è un atto dovuto verso chi ti vota. Mi stupisco come Piciocchi abbia potuto dire il contrario. Una persona che dice, ‘vabbè, se non vinco non faccio neanche opposizione’… è un messaggio debolissimo politicamente”. Le parole di Piciocchi, che abbiamo riportato in questo articolo, sono testualmente le seguenti: “Ai ruoli e alle caselle pensiamo in un secondo momento perché ognuno di noi deve seguire anche la sua vocazione, quello per cui si sente fatto. Potrei facilmente dirvi ‘sì, farò il capo dell’opposizione’, però devo vedere se è una cosa che effettivamente è compatibile con le mie caratteristiche. Credo che sia un fatto di serietà. Sarà una riflessione interiore che farò”.
Salis oggi ha parlato, come d’altronde Piciocchi, anche di ipotesi di giunta: “La nostra sarà una giunta sicuramente bilanciata tra il politico e tecnico, ovvero sarà una giunta anche che terrà in considerazione il risultato politico insieme alle competenze tecniche – spiega Silvia Salis – siamo fortunati perché tra i nostri esponenti a Genova ci sono persone tecnicamente molto valide e preparate e questo sicuramente rende più facile da fare la composizione della giunta. Non ho ancora pensato a quali deleghe tenere, ma secondo me è importante avere una squadra forte, con deleghe molto chiare, per cui penso che in linea teorica il sindaco dovrebbe dare le deleghe più importanti agli assessori, in modo da suddividere le responsabilità tra la squadra, nella logica di una squadra che lavora uniformemente”.
E il vicesindaco? O la vicesindaca? “Ovviamente ho un pensiero, certo che ce l’ho, mancano due giorni alle elezioni, però come ho detto ormai più volte è anche una questione di principio – conclude Silvia Salis – visto che hanno pensato di poter dettare la nostra agenda politica e che io dovessi dire il vicesindaco perché Piciocchi ha avuto Ilaria Cavo come puntello alla sua candidatura debole, beh, è ovvio che ho un’idea ma la dirò dopo le elezioni”.