attivato il protocollo di emergenza
ANCONA Un caso di scabbia alle scuole primarie De Amicis, nel Quartiere Adriatico. E il bambino che avrebbe contratto la malattia frequenterebbe le sezioni distaccate delle Piaget (scuola dell’infanzia) collocate proprio all’interno della struttura di Corso Amendola.
Il protocollo
La comunicazione da parte dell’Ast è arrivata ieri mattina tra la logica preoccupazione dei genitori: «Si porta a conoscenza che nella classe di suo figlio/a si è verificato un caso di scabbia. Dall’inchiesta epidemiologica svolta si è constatato che la fonte del contagio è esterna alla comunità scolastica – riporta la lettera del Dipartimento di Prevenzione indirizzata alle famiglie dei piccoli alunni – si è inoltre provveduto ad attivare la sorveglianza sanitaria e ad adottare le previste misure preventive». Il bimbo – per ora l’unico a rimanere a casa – rientrerà in classe solo al termine del ciclo di terapie previste e dopo rilascio del certificato medico. Per tutti gli altri (la lettera è stata indirizzata a tutte le due sezioni, vista l’interscambiabilità degli alunni durante alcune attività curricolari) l’invito è di tenere alcuni comportamenti preventivi stile fase-Covid: il lavaggio della biancheria, l’utilizzo per un certo periodo di salviette usa e getta e altri piccoli accorgimenti.
Attenzione totale
Preoccupata, ma con la barra dritta, la preside dell’istituto comprensivo Lucia Cipolla: «In accordo e contatto con l’azienda sanitaria abbiamo attivato con tempestività il protocollo sanitario. I genitori sono stati avvisati, abbiamo esteso a tutte le sezioni perché le nostre sono classi aperte. Gli stessi bagni sono frequentati da tutti i bambini e ci è sembrato opportuno non tralasciare nessun dettaglio. Meglio una prevenzione in più in questi casi: la prossima settimana eseguiremo inoltre una pulizia di tutto l’istituto ancora più approfondita per scongiurare ogni tipo di pericolo».
La patologia, come ripetuto anche dall’Ast nella nota spedita ai genitori, si trasmette per stretto contatto cutaneo diretto con persone ammalate o tramite l’uso comune di biancheria, e non sono necessarie misure di pulizia straordinarie, oltre alle consuete pratiche igieniche comunemente adottate dalla struttura. Nonostante questo la scuola ha preferito dotarsi di qualche misura preventiva aggiuntiva: «Abbiamo chiesto di ritirare la biancheria presente a scuola e dato indicazione di utilizzare materiale usa e getta per l’igiene personale. Preoccupazione? Normale ci sia, mi è stata manifestata sia dalle famiglie sia dalle maestre ma la situazione è ampiamente sotto controllo anche perchè il contagio è avvenuto all’esterno della scuola. Da parte nostra abbiamo fatto ciò che bisognava fare con la massima prudenza».