Sardegna

Addio al pontefice della Misericordia: Papa Francesco, un’era di riforme e dialogo si conclude

ROMA  – Il mondo piange la scomparsa di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, il primo pontefice sudamericano e gesuita della storia, deceduto dopo un pontificato di 12 anni che ha segnato un’epoca. Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, Francesco è stato eletto il 13 marzo 2013, succedendo a Benedetto XVI, e si è insediato il 19 marzo successivo.

Il suo motto episcopale, “Miserando atque eligendo”, tratto da un’omelia di San Beda il Venerabile, ha incarnato il cuore del suo papato: la misericordia e l’attenzione verso gli ultimi. Francesco ha rivoluzionato la Chiesa con la sua vicinanza ai poveri, ai migranti e ai perseguitati, e con un forte impegno per la custodia del Creato, temi centrali nella sua enciclica “Laudato sì”.

Fin dalla sua prima udienza generale, Papa Francesco ha espresso il desiderio di una “Chiesa povera e per i poveri”, un’idea che ha permeato tutto il suo pontificato. La sua semplicità e il suo stile pastorale hanno conquistato i fedeli, ma hanno anche suscitato dibattiti e controversie, soprattutto riguardo a temi come il sacerdozio femminile, la comunione per i divorziati risposati e l’accoglienza della comunità LGBTQ+.

La sua biografia rivela un uomo con una vita ricca e variegata prima di abbracciare la vocazione sacerdotale. Nato da una famiglia di emigrati italiani, ha lavorato come perito chimico e ha avuto una relazione sentimentale prima di entrare in seminario nel 1958. La sua salute è stata un tema ricorrente, con la rimozione di parte di un polmone in giovane età e le sfide affrontate durante il pontificato.

Papa Francesco ha lasciato un segno indelebile nella Chiesa, promuovendo la collegialità e la sinodalità, riformando la Curia con la costituzione “Praedicate Evangelium” e affrontando questioni finanziarie delicate, come lo scandalo legato ai fondi della Segreteria di Stato. Ha sempre sottolineato l’importanza del dialogo e dell’accoglienza, pur mantenendo saldi i principi dottrinali della Chiesa.

La sua eredità è un invito alla misericordia, alla semplicità e all’apertura, un messaggio che continuerà a risuonare nella Chiesa e nel mondo.

Infine Papa Francesco si è distinto per il suo forte impegno nella promozione della pace, chiedendo la fine dei conflitti globali, dalla crisi siriana alla guerra in Ucraina, definita “martoriata”. Ha inviato il cardinale Matteo Maria Zuppi in missioni diplomatiche in Ucraina, Russia e Stati Uniti. Anche il conflitto a Gaza è stato al centro delle sue preoccupazioni. Il Papa ha denunciato come le guerre siano sempre una sconfitta, alimentate dall’industria delle armi, e ha introdotto il concetto di “Terza Guerra Mondiale a pezzetti”, evidenziando come i numerosi conflitti locali contribuiscano a un unico, grande conflitto globale


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