Toscana

“L’ospedale è un’eccellenza della Asl sud Est”


Questa mattina, venerdì 21 marzo, nell’auditorium dell’ospedale San Donato è stato presentato il progetto che darà un nuovo volto alla struttura ospedaliera aretina. Alla conferenza hanno preso parte il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore regionale alla salute Simone Bezzini e il direttore generale Asl sud est Marco Torre.

Due mesi fa Giani aveva visitato l’ospedale di Arezzo per verificare l’andamento dei lavori portati avanti con i 35 milioni di fondi provenienti dal Pnrr. Quei soldi sono serviti, da un lato, a finanziare il miglioramento della strumentazione tecnologica e delle sale operatorie (15 milioni), dall’altro la costruzione dell’edificio Volano (circa 20 milioni). “Quando sarà ultimato – ha spiegato il presidente di regione – il volano sarà fondamentale per operare sui sei blocchi della struttura a raggiera che caratterizza il San Donato. Oggi infatti annunciamo – prosegue Giani – che forniremo, tramite il fondo ‘articolo 20’, altri 70 milioni di risorse regionali. Consentiranno di ristrutturare a rotazione, uno per uno, i sei blocchi, una volta che sarà completato il volano”.

Oltre agli oltre 100 milioni di risorse pubbliche messe a disposizione, l’Asl Toscana sud est oggi ha avviato l’iter per raccogliere proposte di partenariato manutentivo, che, insieme ai finanziamenti della Regione Toscana, permetteranno di realizzare i lavori. Le proposte saranno esaminate dall’azienda per valutazione di pubblico interesse. A seguire ci sarà una gara pubblica per arrivare all’affidamento e firma del contratto. Le risorse necessarie da trovare attraverso questa collaborazione oscillano tra 60 e 100 milioni. Complessivamente, il costo per la riqualificazione della struttura sarà di circa 200 milioni di euro.

Per il direttore generale della Asl sud est Marco Torre, l’obiettivo è restituire a personale e cittadinanza una struttura moderna e accogliente, in grado di stare al passo con lo sviluppo di servizi e attività. “Il San Donato è un presidio strategico per la provincia aretina e per tutta la nostra Asl, con una storia ormai cinquantennale da preservare e valorizzare”, ha affermato Torre.

L’assessore regionale alla salute Simone Bezzini ha messo in evidenza gli sforzi della regione in un periodo in cui le risorse a disposizione sono limitate: “Nonostante il Governo dal 2022 non garantisca più risorse per investimenti in sanità, ci stiamo attrezzando con una pluralità di strumenti per dare concretezza a un processo di ammodernamento strutturale e tecnologico di uno degli ospedali più importanti della nostra Regione”.

Il dettaglio degli interventi da realizzare

Le opere in programma sono quelle presentate nel masterplan del 2023. Il primo step è quello già in corso, riguardante l’edificio volano, che dovrebbe essere completato per i primi mesi del 2026. Nello stesso anno cominceranno il resto dei lavori. Entro la fine del 2025 saranno pronti tutti i progetti esecutivi, fra i quali la consegna di quello relativo all’antincendio. Fra i lavori da realizzare sono previsti: l’adeguamento antisismico dell’intera struttura e la riorganizzazione delle aree di degenza per garantire maggiore privacy e miglior comfort ai pazienti; l’integrazione delle degenze mediche e chirurgiche e creati percorsi separati per gli utenti esterni, i pazienti interni ed il personale sanitario; la creazione di un polo ambulatoriale e per le attività diurne e un altro per l’attività interventistica e multi specialistica. Verrà inoltre organizzata una piastra di alta intensità di cura cardiovascolare, in continuità con l’area di pronto soccorso, e l’ammodernamento degli impianti tecnologici, oltre a ‘cappotti termici’, per maggior comfort climatico e risparmio energetico.


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