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F-35 e aerei spia: così gli Usa blindano il Pacifico


F-35 e aerei spia: così gli Usa blindano il Pacifico

Il principale obiettivo degli Stati Uniti in Asia sembra ormai coincidere con il contenimento della Cina. Un obiettivo che Washington sta perseguendo principalmente adottando due strade parallele: affidandosi al riarmo degli alleati dell’Indo-Pacifico ma anche e soprattutto rafforzando le proprie forze militari dislocate nella regione. Basta vedere i movimenti che interessano il Giappone, che ha appena accolto ulteriori risorse aree statunitensi. All’ombra del Monte Fuji, gli Usa hanno schierato il terzo squadrone Marine F-35B in sostituzione degli Hornet, segnando così un importante passo in avanti nella transizione dagli aerei di quarta a quelli di quinta generazione. Nel frattempo un altro aereo spia – l’RC-135 Rivet Joint – il terzo dal 2025 ad oggi, è stato posizionato presso la base aerea di Kadena.

Le mosse degli Usa in Giappone

Il Marine Fighter Attack Squadron 214, noto anche come Black Sheep, è arrivato lo scorso venerdì in Giappone dalla Marine Corps Air Station Yuma, in Arizona. Il suo impiego, scrivono gli esperti, coincide con il primo incarico rotazionale per l’F-35B nell’ambito dello Unit Deployment Program dei Marines, che distribuisce le unità nella regione per rafforzarne la prontezza. Gli aerei in questione supporteranno temporaneamente le operazioni di volo presso la Marine Corps Air Station Iwakuni. Il gruppo comprende due squadroni Marine F-35B con base permanente, uno squadrone di rifornimento aereo e squadroni di logistica e supporto. La struttura ospita anche il Carrier Air Wing 5, la componente aerea della Marina Militare per la portaerei USS George Washington.

Non è finita qui perché, secondo quanto riportato dal settimanale Newsweek, gli Usa hanno incrementato anche il numero di aerei spia dispiegati nell’Oceano Pacifico occidentale, ovvero velivoli utilizzati per raccogliere informazioni su Cina, Corea del Nord e Russia. Il jet Rivet Joint ha due varianti, RC-135V e RC-135W, ed è in grado di identificare e geolocalizzare segnali in tutto lo spettro elettromagnetico. Gli altri due aerei schierati a Okinawa sono entrambi la variante RC-135W. L’ultima volta che tre jet Rivet Joint hanno operato dalla base aerea di Kadena risale a metà del 2023.

Rafforzamento militare

Resta da vedere se gli Usa schiereranno altre unità militari in Giappone. Nel frattempo il sito Usni News ha fatto sapere che il dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha notificato al Congresso una potenziale vendita di armamenti esteri per 200 milioni di dollari a sostegno del programma giapponese Hyper Velocity Gliding Projectile, un missile ipersonico sviluppato internamente in grado di colpire le navi nemiche.

Il governo giapponese ha richiesto di acquistare attrezzature e servizi a supporto della sua capacità nazionale di proiettili plananti iperveloci (HVGP), tra cui preparazione dei test, test e supporto al trasporto; riunioni di coordinamento negli Stati Uniti e in Giappone“, si legge nel comunicato della Defense Security and Cooperation Agency.

Ricordiamo che Tokyo ha iniziato a lavorare sull’Hyper Velocity Gliding Projectile alla fine del decennio 2010, in mezzo alle

crescenti preoccupazioni sulla difesa delle sue isole remote, in particolare quelle nel Mar Cinese Orientale lungo la catena delle Ryukyu. Il Giappone prevede di schierare l’arma entro il 2026.


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