Con Touch Up di Google Foto i selfie diventeranno sempre più impeccabili (e falsi), anche quelli di gruppo
Google Foto si prepara a introdurre Touch Up, una serie di strumenti pensati per intervenire su singole aree del viso, per rendere i nostri selfie sempre più impeccabili.
La novità interessa chi gestisce spesso scatti con più persone e richiede un controllo puntuale dei dettagli, dato che può essere applicata in modo selettivo, grazie al riconoscimento separato dei volti all’interno della stessa immagine.
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Come funziona Touch Up in Google Foto
Touch Up comparirà nella scheda Azioni dell’editor di Google Foto. Al primo avvio richiede lo scaricamento di modelli di apprendimento automatico da 16 MB, necessari a generare gli effetti. Una volta completato il download, avremo accesso a un’interfaccia dedicata che raccoglie le opzioni disponibili.
Gli strumenti permettono di intervenire su sei aree del volto: pelle, zona sotto gli occhi, iridi, denti, sopracciglia e labbra. Ogni controllo include un cursore per regolare l’intensità dell’effetto, offrendo così un intervento più preciso rispetto alle funzioni generiche già presenti nell’app.
La gestione dei volti multipli rappresenta uno degli aspetti più rilevanti. Google Foto riconosce automaticamente fino a sei volti in un singolo scatto e consente di ritoccarli individualmente. In caso di immagini con più di sei persone, l’app segnala il limite e non permette di modificare l’elenco dei volti rilevati, almeno in questa prima versione scoperta da Android Authority.
La funzione sembra praticamente completa, ma ancora non è disponibile nemmeno in beta e al momento non ci sono indicazioni sulla data di distribuzione pubblica. Le informazioni derivano dall’analisi del codice dell’app, pratica utile a evidenziare elementi in sviluppo ma che non garantisce l’arrivo effettivo delle funzionalità individuate.
Anche senza annunci formali, l’esistenza di un’interfaccia completa suggerisce un lavoro già in fase avanzata e invita a riflettere su come funzioni di questo tipo possano influenzare l’uso quotidiano delle app fotografiche, soprattutto quando si parla di ritocchi sempre più specifici, per non parlare della “questione etica” di un web sempre più popolato da “immagini false“, di ogni ordine e grado.
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