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Eurovision 2026: Spagna, Irlanda, Olanda e Slovenia boicottano per Israele | Il Fatto Quotidiano

La Spagna, l’Irlanda, l’Olanda e la Slovenia hanno annunciato che boicotteranno l’Eurovision Song Contest per protesta contro la partecipazione di Israele. L’annuncio è arrivato immediatamente dopo la decisione degli organizzatori di dare l’ok a Tel Aviv. L’assemblea generale dell’Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu) era stata convocata perché alcuni paesi hanno chiesto l’esclusione di Israele per la sua condotta nel genocidio nella Striscia di Gaza e per presunte interferenze nelle votazioni del concorso e soprattutto .

I membri dell’Ebu, che organizza l’Eurovision, hanno votato per adottare regole di voto più severe in risposta alle accuse secondo cui Israele avrebbe manipolato il voto a favore del loro concorrente. Di fatto consentendo all’artista israeliano di essere presente. Il concorso, la cui 70a edizione è prevista a Vienna a maggio, mette in competizione artisti provenienti da decine di nazioni per la corona musicale del continente. Si propone di anteporre il pop alla politica, ma è stato ripetutamente coinvolto in eventi mondiali. Basta ricordare che la Russia è stata espulsa nel 2022 dopo la sua invasione su vasta scala dell’Ucraina. Per questo il premier spagnolo Pedro Sanchez, a maggio, aveva criticato i “doppi standard”.

Il ritiro della Spagna è stato annunciato dal Consiglio di amministrazione di Rtve, che oltre a non inviare un suo rappresentante a Vienna non trasmetterà la finale dell’evento sugli schermi spagnoli. “Vorremmo esprimere i nostri seri dubbi sulla partecipazione dell’emittente israeliana Kan all’Eurovision 2026. La situazione a Gaza, nonostante il cessate il fuoco e l’approvazione del processo di pace, e l’uso del concorso da parte di Israele per scopi politici, rendono sempre più difficile mantenere l’Eurovision come evento culturale neutrale “, ha detto il Segretario Generale della Rtve, Alfonso Morales. Ad annunciare la decisione dei Paesi Bassi di boicottare l’Eurovision è stata l’emittente olandese Avrotros. “Dopo aver soppesato tutte le prospettive, Avrotros ha concluso che, nelle attuali circostanze, la partecipazione non può essere conciliata con i valori pubblici che sono fondamentali per la nostra organizzazione”, ha affermato l’emittente.

Sulla stessa linea la decisione dell’Irlanda spiegata dall’emittente pubblica Rte. “A seguito dell’Assemblea generale invernale dell’Ebu tenutasi oggi a Ginevra, in cui è stata confermata la partecipazione di Israele all’Eurovision Song Contest 2026, la posizione di Rte rimane invariata. Rte non parteciperà all’Eurovision Song Contest 2026, né trasmetterà la competizione”, si legge in una nota. “Rte ritiene che la partecipazione dell’Irlanda sia inaccettabile, data la spaventosa perdita di vite umane a Gaza e la crisi umanitaria che continua a mettere a rischio la vita di così tanti civili – prosegue il comunicato -. Rte è profondamente preoccupata per l’uccisione mirata di giornalisti a Gaza durante il conflitto e per il continuo diniego di accesso al territorio ai giornalisti internazionali”. Anche la Slovenia si unisce ai paesi che boicottano l’Eurovision, l’emittente nazionale slovena, RTV, ha pubblicato l’annuncio sul suo sito web.


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