Umbria

Zona rossa e polemiche; il centrodestra “alla carica”, i timori della maggioranza


“Zona rossa”. Fontivegge blindata per tre mesi, forse anche di più. La risposta alla richiesta di maggiore sicurezza arriva per firma del prefetto Francesco Zito. I nuovi provvedimenti entreranno in vigore il 16 giugno e in attesa di poterne misurare gli effetti, si registrano i commenti più o meno ufficiali al dispositivo introdotto. Se il centrodestra si dice soddisfatto per un intervento dall’alto che, in sintesi, va a intervenire dove l’amministrazione comunale è mancata, nella maggioranza, che sulla sicurezza ha avuto un’impostazione diametralmente opposta, la necessaria stretta sull’area di Fontivegge lascia qualche dubbio.

Scoccia: “Senza sicurezza non c’è libertà”

“Più sicurezza non è una minaccia né un pericolo perché senza sicurezza non c’è libertà”. Lo afferma l’esponente di Fratelli d’Italia, Margherita Scoccia, la quale ha accolto in maniera favorevole sin dal primo momento la proposta del Governo Meloni di istituire la “zona rossa” a Fontivegge. Secondo Scoccia questo atto “certifica ufficialmente che esiste una condizione di emergenza e di eccezionale problematicità in quel quartiere, per cui il ministro Matteo Piantedosi e il sottosegretario Emanuele Prisco hanno deciso di prendere provvedimenti per compensare le scelte sbagliate dell’amministrazione comunale in materia di sicurezza”.

“Sicurezza, legalità e vivibilità sono condizioni essenziali per tutti i quartieri” dice Scoccia che ringrazia “le forze dell’ordine che ogni giorno presidiano il territorio con impegno, competenza e spirito di servizio” e critica “l’operato dell’amministrazione comunale che ha cancellato l’assessorato alla sicurezza, ha vietato alla polizia municipale di utilizzare il taser, strumento usato in tutta Europa, annullato dal regolamento comunale il divieto di accattonaggio molesto e demansionato il Nucleo decoro urbano che, proprio a Fontivegge, non potrà più svolgere attività antidroga, nel quartiere dove la droga è il primo problema”.

“La coalizione di centrodestra – spiega l’espoenente di FdI – considera queste scelte sbagliate in quanto hanno trasmesso segnali di arretramento, quando invece servivano presenza, determinazione e fermezza”.

”Noi proponiamo al Comue di rivedere tutte queste cose e contestiamo l’approccio ideologico a una materia delicata come quella della sicurezza, che con questa classe politica a Perugia predilige l’accoglienza, l’inclusione e la tolleranza – agggiunge Scoccia -. Il dialogo e l’ascolto sono attività importanti ma non sempre sufficienti a reprimere gravi condotte criminose”.

I dubbi della maggioranza

Nella maggioranza, a quanto è possibile apprendere, il provvedimento della zona rossa è accolto con relativa cautela e qualche preoccupazione. Per questi motivi. Acclarate le criticità del quartiere di Fontivegge, sul quale l’attenzione dell’amministrazione è sempre stato alto e alto rimane, a fronte delle critiche su taser alla polizia locale, una sperimentazione che si è conclusa su una dotazione limitata, e su mancata delega alla sicurezza a un assessore, c’è il problema delle forze in campo. Contando che gli organici delle forze dell’ordine sono quelli fermi, anche se la Lega ha annunciato l’arrivo di nuovi agenti di polizia, se c’è una concentrazione in area stazione, il timore è che altre zone possano rimanere scoperte. E come conseguenza, certe dinamiche di degrado e illegalità possano spostarsi di conseguenza, trasferendo altrove il problema. A partire dal centro storico, per arrivare a interessare altri quartieri limitrofi.

L’area interessata

L’area interessata dal provvedimento è quella che comprende la stazione ferroviaria, piazza Vittorio Veneto, piazza del Bacio e il complesso immobiliare dell’ottagono.

Il provvedimento

Con l’ordinanza, sarà vietato l’indebito stazionamento delle persone che assumano atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica idoneo ad ostacolare la libera e piena fruibilità delle aree interessate e che risultino già destinatarie di segnalazioni all’autorità hiudiziaria per reati in materia di stupefacenti, contro la persona, contro il patrimonio ed in materia di armi. I controlli sul rispetto del provvedimento verranno disposti dal Questore con proprie ordinanze e saranno assicurati dalle Forze di Polizia e dalla Polizia Locale, che il Prefetto ha voluto ringraziare per l’ulteriore, gravoso impegno che saranno chiamate a sostenere per la sicurezza dei cittadini.


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