Volo Air India caduto, avviate le prime indagini. Oltre 300 le vittime stimate
Nuova emergenza per un velivolo Air India, dopo lo schianto di un Boeing 787 avvenuto ieri, 12 giugno, e nel quale sono morte almeno 265 persone. In Thailandia, dopo un allarme bomba, un volo della compagnia di bandiera indiana proveniente dall’isola thailandese di Phuket e diretto a Delhi ha effettuato un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Phuket. Il volo AI 379 era atterrato e l’aeroporto stava procedendo con i piani di emergenza, ha riferito un funzionario a Reuters.
Intanto il primo ministro indiano Narendra Modi è arrivato ad Ahmedabad, sul luogo di quella che si conferma la più grave tragedia aerea dell’aviazione civile indiana e nella quale sono morte almeno 265 persone. Il volo 171 della compagnia aerea indiana Air India è precipitato sugli edifici della città indiana nordoccidentale, poco dopo il decollo verso l’aeroporto londinese di Gatwick.
Solo un superstite tra le 242 persone a bordo: 12 membri dell’equipaggio e 230 passeggeri, tra cui 159 cittadini indiani, 53 britannici, 7 portoghesi e un canadese. “Ero circondato dai morti”, ha raccontato il 40enne britannico di origini indiane, “il passeggero del miracolo”. Con un comunicato pubblicato sul proprio sito, Air India ha confermato che “sono stati confermati 241 decessi” su “230 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio. L’unico sopravvissuto è ricoverato in ospedale”.
Oltre 300 le vittime stimate
L’aereo ha interrotto i contatti con la torre di controllo ad un’altezza di circa 200 metri ed è caduto su uno studentato medico vicino alle piste dell’aeroporto, che si trova presso Ahmedabad, città di oltre 5 milioni di abitanti e capitale del Gujarat, lo Stato natale del Primo ministro. Le molte vittime registrate anche sul luogo dell’impatto fanno salire ad oltre 300 la stima dei morti.
Akshay Dongardiv, presidente nazionale della Federazione dell’Associazione Medica di tutta l’India, ha dichiarato che i sanitari hanno anche iniziato a condurre i primi test del Dna per dare un’identità ai corpi delle vittime, mentre le famiglie in lutto si riunivano davanti all’ospedale civile di Ahmedabad.
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