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“Vogliono la prima guerra nucleare”. Kim punta il dito contro le esercitazioni Usa-Corea del Sud


"Vogliono la prima guerra nucleare". Kim punta il dito contro le esercitazioni Usa-Corea del Sud

L’esercitazione militare congiunta Freedom Shield tra Corea del Sud e Stati Uniti ha provocato la piccata reazione da parte della Corea del Nord. In un primo momento Pyongyang ha lanciato diversi missili balistici non identificati al largo della sua costa occidentale, mentre i media statali scrivevano che le richiamate manovre avrebbero peggiorato ulteriormente la situazione di tensione nella penisola coreana. In seguito è arrivata una risposta ancora più decisa. Il governo nordcoreano ha messo in guardia Washington e Seoul dal rischio di un conflitto armato: “I nemici dovrebbero interrompere immediatamente la loro simulazione di guerra nucleare“. Perché, sottinteso, una guerra nucleare potrebbe scoppiare davvero. In maniera inaspettata e magari a causa di un incidente.

Il rischio di una nuova guerra

L’agenzia nordcoreana Kcna ha fatto riferimento all’incidente accaduto lo scorso 6 marzo in Corea del Sud, in cui due caccia sudcoreani KF-16 hanno sganciato per errore otto bombe su un’area civile a Pocheon, ferendo 29 persone e danneggiando oltre 150 abitazioni. Pur riconoscendo la spiegazione di Seoul, secondo cui l’incidente è stato causato da un errore di puntamento, la Corea del Nord ha sottolineato la vicinanza dell’accaduto al confine e la sua tempistica, proprio prima delle esercitazioni militari congiunte con gli Usa. “Sebbene questi possano essere considerati eventi prevedibili per le forze statunitensi e sudcoreane, si deve prestare particolare attenzione al fatto che questo sia avvenuto alla vigilia di esercitazioni militari su larga scala che simulano una guerra totale contro di noi e proprio vicino al nostro confine meridionale“, ha commentato Pyongyang.

Le autorità nordcoreane hanno quindi spiegato che i loro rivali dovrebbero “prendere sul serio il segnale inquietante delle pericolose esercitazioni militari congiunte Usa-Corea del Sud e interrompere immediatamente una simulazione di guerra nucleare, la causa principale del peggioramento della situazione di sicurezza nella penisola coreana“. Se, infatti, una bomba fosse caduta più a nord, oltre il confine, l’intera vicenda avrebbe potuto avere “un esito disastroso“, ha proseguito la Nord Corea. Infine l’avvertimento più esplicito: “Osserviamo attentamente anche un singolo atto militare da parte dei nemici per far fronte a qualsiasi improvviso sviluppo della situazione. In caso di emergenza, passeremo ad azioni spietate senza preavviso“.

Le esercitazioni di Sud Corea e Usa

Dal 10 al 20 marzo Corea del Sud e Stati Uniti sono impegnate nella loro annuale esercitazione militare congiunta, una manovra su larga scala volta a rafforzare la prontezza e le capacità di deterrenza dei due alleati di fronte alle crescenti tensioni che stanno scuotendo la penisola coreana.

I Capi di Stato Maggiore congiunti (JCS) della Sud Corea hanno spiegato che verranno svolte “esercitazioni di addestramento congiunte sul campo in tutti i settori, dalla terra, al mare, all’aria, al cyberspazio“. Le operazioni si baseranno su minacce realistiche e lezioni apprese dai recenti conflitti armati, nonché su sfide in evoluzione, compreso il rapporto sempre più stretto tra Corea del Nord e Russia.

Nel frattempo il ministero dell’Unificazione della Corea del Sud ha riferito oggi che Seoul sta esaminando la possibilità di un trasferimento di tecnologia per sottomarini da

Mosca a Pyongyang, dopo la divulgazione da parte del Nord delle immagini del primo sottomarino d’attacco a propulsione nucleare attualmente in fase di assemblaggio. La situazione è dunque quanto mai delicata.


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