Vigili del Fuoco, è allarme personale in Toscana: “Ad Arezzo situazione drammatica”
All’interno di un quadro regionale sempre più preoccupante, la situazione dell’organico al comando dei vigili del fuoco di Arezzo è “drammatica”. È quanto denuncia il segretario provinciale Fns Cisl David Mencarelli: “In questo momento mancano circa 40 unità tra vigili e capi squadra. Anche con l’ultima assegnazione e la mobilità nazionale di vigili, purtroppo dei turni di servizio in alcune sedi distaccate sono sotto organico e, in caso di imprevisti, potrebbero essere declassati ad appoggio, non avendo più una squadra ordinaria capace di intervenire in piena sicurezza”.
“La sede centrale – spiega Mencarelli – è quella che soffre più di tutte in quanto, per garantire in un turno il servizio per un bacino di utenza di circa 180mila abitanti, ci sono solo 7 vigili del fuoco distribuiti tra una partenza completa (cinque unità) e un appoggio (due) che deve assicurare autoscala, autogru e autobotte per tutta la provincia. Con la stagione degli incendi nessuna squadra aggiuntiva è stata prevista. Dal piano regionale Antincendio boschivo sono stati messi a disposizione due soli vigili di supporto per circa 25 giorni. Serve una sensibilità diversa per questa provincia da parte della politica locale e nazionale. Siamo al centro di un crocevia autostradale e ferroviario che potrebbe tagliare l’Italia in due e non può essere colpa dei vigili del fuoco. I pochi che ci sono fanno salti mortali per garantire sicurezza ai cittadini e vacanzieri”.
La lettera di Fns Cisl alla regione
Massimiliano Del Sordo, segretario generale della Federazione nazionale sicurezza Cisl della Toscana, ha inviato una lettera al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ai prefetti della Toscana e al Direttore regionale e ai Comandi dei Vigili del Fuoco della Toscana, denunciando la situazione preoccupante e non più sostenibile degli organici dei pompieri in regione. La situazione degli organici in regione “ha assunto dimensioni numeriche preoccupanti e non più sostenibili” – denuncia Del Sordo – “con carenze che, oltre a poter determinare inefficienze nel soccorso tecnico urgente, stanno mettendo a rischio la salute dei vigili del fuoco, con un aumento degli infortuni talvolta purtroppo anche gravi”.
“La realtà di oggi – aggiunge – la percepiamo come un arretramento dello Stato, proprio laddove dovrebbe esserci maggiore la sua presenza per garantire sicurezza e tutela dell’incolumità dei cittadini”, perché “la chiusura di una sede dei vigili del fuoco è proprio questo, una sconfitta dello Stato e di noi tutti, al pari di una chiusura di un presidio ospedaliero o di una scuola. In questo momento oggi – avverte il sindacalista – non esiste alcuna sede centrale dei vigili del fuoco in Toscana con più di una squadra di soccorso, realtà questa impensabile fino a qualche anno fa e non si può neanche continuare a pensare di risolvere situazioni di carenze di organico croniche facendo ricorso agli straordinari”. La prospettiva futura è ancora più allarmante: “I massicci pensionamenti del personale sia operativo che tecnico-amministrativo, aggraveranno notevolmente una situazione già oggi difficilmente sostenibile. Serve – conclude Del Sordo – nel più breve tempo possibile una pianificazione che consenta alla Toscana di avere un organico adeguato, certo e stabile nel tempo”.
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