” Vicenda Imu Impianti Roma Capitale, fiducioso in una soluzione condivisa”
“In queste ore ho ricevuto diverse segnalazioni da parte di concessionari di impianti sportivi di proprietà Roma Capitale allarmati dalla vicenda riguardante i 71 impianti che pochi giorni fa hanno ricevuto dalla Ragioneria generale del Campidoglio la richiesta di contraddittorio preventivo riguardo al mancato pagamento dell’Imu nel triennio 2019-21.
Non spetta al CONI, tantomeno al Comitato Regionale, entrare nel merito della vicenda perché gli impianti sono di proprietà comunale, certo è che una riflessione va fatta da parte di tutte le istituzioni che governano lo sport e soprattutto va trovata una soluzione rapida, altrimenti si rischia di vedere decine di migliaia di cittadini privati del diritto alla pratica sportiva.
Accolgo con favore l’interesse immediato profuso, in primis, dal presidente Ferdinando Bonessio e da tutta la commissione permanente “Sport, Benessere e Qualita’ della Vita di Roma Capitale, e mi sono reso disponibile per contribuire a trovare una soluzione a questa situazione che non ha eguali in Italia. Inoltre, mi permetto di considerare alquanto singolare la richiesta di IMU per gli anni 2020 e 2021, durante i quali gli impianti erano chiusi a causa della pandemia.
Per il bene della pratica sportiva e del benessere dei cittadini romani, va trovata una soluzione in tempi rapidi, perché una volta ricevuto l’avviso non è così semplice tornare indietro, ed entro 60 giorni i gestori dovranno presentare le controdeduzioni, altrimenti gli avvisi si trasformeranno in cartelle esattoriali. In molti casi, considerate le cifre da versare, si rischierebbe la cessazione dell’attività con un danno sociale enorme”, lo dichiara Alessandro Cochi, Presidente CONI Lazio.
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