Venezia, principio d’incendio al liceo Foscarini: evacuate oltre 600 persone
Momenti di paura e tensione, nel pomeriggio di ieri, al liceo Marco Foscarini di Venezia, dove un principio d’incendio ha reso necessaria l’evacuazione dell’intero edificio scolastico e del convitto annesso. Le fiamme, divampate intorno alle 16.40 nei bagni al piano terra, hanno provocato una densa coltre di fumo visibile anche dall’esterno, facendo scattare l’allarme antincendio e innescando l’immediata uscita di oltre seicento persone tra studenti, docenti e personale scolastico.
A confermare quegli attimi concitati alla stampa locale è stata la dirigente scolastica, Alessandra Artusi. la dirigente ha raccontato che c’era molto fumo e che le sirene hanno iniziato a suonare. Fortunatamente l’evacuazione si è svolta con ordine e rapidità: i ragazzi erano preparati, grazie alle esercitazioni che si svolgono durante l’anno. L’evacuazione ha coinvolto non solo gli studenti presenti per le lezioni pomeridiane, ma anche il personale che si trovava nel convitto e coloro che partecipavano a una riunione in corso all’interno dell’edificio.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dai Vigili del fuoco e dal personale della Città metropolitana di Venezia, proprietaria dell’immobile, l’incendio sarebbe stato innescato da alcuni rotoli di carta igienica ammassati nel bagno e dati alle fiamme, probabilmente in modo doloso. Saranno ora le autorità competenti a chiarire la dinamica e le responsabilità dell’accaduto.
Un docente dell’istituto, notata la presenza di fumo, si è precipitato sul posto con un estintore avendo la meglio sulle fiamme prima che si propagassero ulteriormente. Tuttavia, l’intenso fumo ha reso necessario l’intervento di due mezzi dei Vigili del fuoco, giunti rapidamente sul luogo, per completare le operazioni di messa in sicurezza. L’incendio è rimasto circoscritto all’interno del bagno interessato, senza provocare danni strutturali.
Non si registrano feriti né casi di intossicazione, segno dell’efficienza del protocollo di emergenza e della tempestività dell’intervento. La Città metropolitana, in una nota, ha confermato che sono in corso accertamenti da parte degli inquirenti per risalire all’autore o agli autori del gesto.
L’episodio, che si sospetta essere una bravata di alcuni studenti, riaccende i riflettori sull’importanza della sensibilizzazione degli adolescenti in tema di sicurezza e responsabilità. Le lezioni sono poi riprese regolarmente, ma resta alta l’attenzione. La scuola ha già annunciato che rafforzerà i controlli interni e proseguirà con le attività di educazione alla legalità.
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