Venezia, “Barcavelox” al via
Venezia, “Barcavelox” al via
La Voce di Venezia
Venezia compie un passo deciso verso una mobilità acquea più sicura e sostenibile: è ufficialmente partita la sperimentazione del “Barcavelox”, il sistema elettronico per il controllo della velocità dei mezzi lungo i canali cittadini. Il provvedimento, fortemente voluto dal sindaco Luigi Brugnaro, rappresenta uno dei principali risultati degli Stati Generali della Città sulla mobilità acquea e il moto ondoso, tenutisi di recente presso il Polo nautico di San Giuliano.
La misura si inserisce in un più ampio piano di riforma della circolazione acquea, e prevede l’installazione di 55 postazioni fisse di rilevamento, con una taratura su tratti di due chilometri e una tolleranza di un chilometro orario. L’obiettivo è duplice: da una parte garantire maggior sicurezza per i mezzi in navigazione, dall’altra contenere il fenomeno del moto ondoso, una delle principali cause di erosione delle fondamenta degli edifici storici e delle rive veneziane.
Il sistema, denominato Si.Sa. ma già noto come “Barcavelox”, consentirà di monitorare in tempo reale la velocità dei natanti e rilevare eventuali infrazioni, grazie all’impiego di dispositivi elettronici approvati o in fase di omologazione, come previsto dall’articolo 11 della Legge 177 del 25 novembre 2024. La fase sperimentale avrà durata fino al 13 dicembre 2026.
Ma non si tratta di un provvedimento calato dall’alto. L’amministrazione ha annunciato la creazione di un tavolo di concertazione con istituzioni, operatori e categorie coinvolte per valutare l’efficacia del sistema e, se necessario, apportare modifiche al regolamento. “È un percorso complesso, ma necessario – ha sottolineato il sindaco Brugnaro – e potrà avere successo solo se condotto in modo condiviso, con la partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati”.
Alla presentazione del progetto erano presenti rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni di categoria, del mondo sportivo, dei concessionari di trasporti, nonché esponenti della Regione Veneto, dell’Autorità Portuale e dell’Autorità per la Laguna di Venezia, guidata da Roberto Rossetto. Prima della piena entrata in vigore, il piano dovrà ottenere il via libera da parte di diverse autorità competenti, tra cui l’Autorità Marittima, l’Ispettorato di Porto e il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche del Triveneto, come richiesto dall’articolo 517 del Regolamento del Codice della Navigazione.
Il prossimo appuntamento è fissato per maggio, quando saranno nuovamente convocati gli Stati Generali della Città. L’evento offrirà un’ulteriore occasione di dialogo tra istituzioni, tecnici, cittadini e operatori, con l’intento di individuare strategie condivise per una mobilità più rispettosa del fragile equilibrio della laguna.
Con il lancio del Barcavelox, Venezia si prepara ad affrontare una nuova fase nella gestione delle sue vie d’acqua. Una scelta che molti considerano non più rinviabile, dettata dall’urgenza di proteggere un patrimonio unico al mondo, messo a dura prova da traffico, erosione e cambiamenti climatici.
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