Piemonte

Università di Torino, Cristina Prandi eletta rettrice. E’ la prima donna dopo 621 anni

Cristina Prandi è la nuova rettrice dell’Università di Torino. Con 1.538 voti la docente di chimica, succede al rettore in carica Stefano Geuna ed entra nella storia dell’ateneo come prima rettrice donna in 621 anni di storia. “Sono molto emozionata, non posso nasconderlo – dice Prandi -. È un grande momento simbolico per la nostra università, spero di esser la prima di tante altre. Ho avuto una lunga carriera nelle Stem, la mia elezione si dimostra che il soffitto di cristallo diventa accessibile, avrò un’attenzione particolare alla parità di genere”.

Oggi, al secondo turno di voto per cui ha votato l’86,48% degli aventi diritto, ossia 4.220 su 4.890, la docente, già vicerettrice di Geuna, da molti considerata una dei volti principali del Campus di Grugliasco di cui ha coordinato il progetto della Butterfly Area, ha sconfitto l’avversario giurista Raffaele Caterina. Serviva il 50%+1 dei voti, quindi almeno 1.411. “Grazie a chi mi ha votato – ha detto Caterina -, speriamo per il meglio per i prossimi sei anni”.

Al primo turno la corsa era a tre, prima del ritiro di Laura Scomparin che alle urne il 28 e 29 maggio ha preso 730 voti, poco più del 25%; mentre il collega giurista Raffaele Caterina aveva conquistato quasi il 30% (844 preferenze), in testa Cristina Prandi con il 41%, ossia 1.168 voti.

Il rettore uscente Stefano Geuna: “E’ un bellissimo momento di democrazia e un bellissimo momento per l’Ateneo vista la grande affluenza, Prandi è la prima rettrice donna dell’università, mi complimento con lei, sarà una bravissima rettrice e saprà circondandosi di persone di altissimo profilo come il suo prorettore Gianluca Cuniberti e altri vicerettori e vicerettrici che sceglierà. Consigli? Gliene darò tanti ma ci saranno mesi di tempo per farlo”.

“Congratulazioni e auguri di buon lavoro a Cristina Prandi – dichiara il sindaco Stefano Lo Russo – Numerosi sono i dossier e i progetti che vendono una stretta collaborazione tra la Città e l’Università di Torino su cui siamo pronti a metterci al lavoro; siamo certi che il suo contributo sarà prezioso nelle sfide che ci attendono, per rendere Torino, insieme, sempre più città universitaria”.


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