Ucraina, la Cina valuta l’adesione ai “Volenterosi”. La mossa che può spiazzare Putin

13.45 – La Cina pronta ad unirsi alla coalizione dei Volenterosi
Pechino starebbe valutando di unirsi alla coalizione dei volenterosi a sostegno dell’Ucraina, in vista di una eventuale missione di mantenimento della pace. Lo rivela Welt am Sonntag, l’edizione domenicale del quotidiano tedesco Die Welt, citando alcune fonti diplomatiche europee. “I diplomatici cinesi a Bruxelles hanno sondando il terreno” per capire se il coinvolgimento di Pechino sia “auspicabile» per l’Ue”, scrive la testata. Seppur la questione sia estremamente delicata “l’inclusione della Cina potrebbe aumentare le possibilità che Mosca accetti la presenza di truppe” di peacekeeping, hanno evidenziato le stesse fonti.
13.30 – Meloni giovedì a Parigi per la coalizione dei volenterosi
È confermato che giovedì prossimo, 27 marzo, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parteciperà a Parigi alla riunione della cosiddetta Coalizione dei volenterosi sulla pace e la sicurezza dell’ Ucraina.
13.15 – Witkoff: “Non possiamo dare soldi per sempre a Kiev”
L’inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff, in un’intervista con l’ex anchor di Fox news Tucker Carlson ha detto che gli Usa non possono “dare soldi per sempre” all’ Ucraina “perché potrebbero finire in polvere” e “non possiamo correre il rischio” di una guerra nucleare. Witkoff ha riferito inoltre di aver parlato “con molteplici leader europei” e di aver detto loro di non incoraggiare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a non essere proattivo al tavolo della pace e di non suggerirgli che che gli aiuti continueranno senza alcuna condizione. “Nessuno dice che non dovremmo aiutare l’ Ucraina oggi e nella ricostruzione in seguito ma deve essere a certe condizioni”. È quindi cruciale, per l’inviato speciale, che Kiev abbia un piano sostenibile. “Alla fine – ha concluso – non si può correre il rischio di alcun tipo di azione nucleare, nemmeno tattica. Basterebbe un’arma nucleare tattica per far crollare i mercati azionari in tutto il mondo”.
12.20 – Weber: “Serve pace duratura, non come in Crimea”
”Per il conflitto tra Russia e Ucraina serve una pace, ma una pace duratura. Non di pochi giorni, settimane o di pochi anni come accadde nel 2014 con l’occupazione della Crimea. Questo è il motivo per cui serve un compromesso tra tutti, ma con l’Europa al tavolo”. Lo ha detto Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo, ai microfoni di Agorà weekend su Raitre.
12.00 – Negoziatore russo verso Riad
È ”uno spirito combattivo e costruttivo” quello con cui la delegazione russa parte per Riad, dove lunedì si terranno negoziati con inviati americani per arrivare a una
accordo che metta fine alla guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato uno dei negoziatori russi in partenza per Riad, Grigori Karasin, citato dall’agenzia di stampa Ria Novosti. ”Confidiamo di ottenere almeno qualche progresso”.
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