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Uccide una deputata e il marito. Nell’auto volantini anti-Trump


Uccide una deputata e il marito. Nell'auto volantini anti-Trump

La pioggia, le proteste, le sparatorie contro due parlamentari democratici in Minnesota e la situazione esplosiva in Medio Oriente rovinano la festa a Donald Trump, che proprio nel giorno del suo 79° compleanno ha organizzato una grande parata militare per i 250 anni dell’esercito americano. L’evento a Washington va in scena mentre nel resto degli Stati Uniti gli oppositori del presidente scendono in piazza in più di 1.900 manifestazioni contro le politiche della sua amministrazione, evidenziando le profonde divisioni del suo secondo mandato.

«La nostra grande parata militare si terrà, con la pioggia o con il sole. Ricordate, una parata in un giorno di pioggia porta fortuna», dice il tycoon prima dell’appuntamento, dopo che negli ultimi giorni l’allarme maltempo aveva spinto a ipotizzare che avrebbe potuto essere cancellato. La parata, che passa intorno a monumenti storici per concludersi nei pressi della Casa Bianca, secondo l’esercito potrebbe costare fino a 45 milioni di dollari: a sfilare oltre 7mila soldati in uniforme, decine di carri armati Abrams, elicotteri da combattimento Apache, altri veicoli blindati, bande musicali, uno spettacolo di paracadutisti e fuochi d’artificio. «Questo è un grande giorno per l’America!», sottolinea Trump su Truth, ma a gettare un’ombra sui festeggiamenti non sono solo i temporali che incombono sulla capitale o la raffica di missili tra Tel Aviv e Teheran.

Proprio ieri mattina in seguito a un doppio assalto «a sfondo politico» di un uomo armato nell’area metropolitana di Minneapolis sono morti la deputata Melissa Hortman e suo marito Mark, mentre il senatore John Hoffman e la moglie Yvette sono rimasti feriti, ma dovrebbero sopravvivere. Il presidente condanna le «terribili» sparatorie, assicurando che «questa violenza non sarà tollerata in America». Questo è un «atto tragico di violenza politica. È un assassinio motivato dalla politica», afferma da parte sua il governatore del Minnesota Tim Walz, raccomandando alla popolazione «di non partecipare a comizi e manifestazioni oggi in Minnesota finché il sospettato non sarà arrestato», portando poi alla cancellazione di tutte le proteste in programma.

La caccia al killer, descritto come un individuo bianco con i capelli castani di 57 anni, è ancora in corso. Nella sua auto è stato trovato un «manifesto» in cui i due parlamentari erano identificati come i bersagli designati, ma nella lista comparivano pure altri 70 nomi di politici e funzionari da prendere di mira.

Secondo fonti delle forze dell’ordine citate dal New York Post, il ricercato si chiama Vance Boelter, e nel 2019 è stato scelto dal democratico Walz per un incarico di quattro anni nel Consiglio per lo Sviluppo della Forza Lavoro del governatore. Boelter si sarebbe spacciato per un agente di polizia quando ha sparato a Hoffman e a sua moglie nella loro casa di Champlin nelle prime ore del mattino, lasciandoli gravemente feriti prima di dirigersi verso l’abitazione a Brooklyn Park di Hortman, ex speaker della Camera statale, uccidendola insieme al marito. Nel veicolo dell’uomo sono stati trovati anche dei volantini con la scritta «No Kings», proprio lo slogan delle proteste contro l’amministrazione Trump.

Intanto in tutti gli Usa – ma non nella capitale – vanno in scena le manifestazioni che gli organizzatori hanno definito una «giornata nazionale di sfida», da Los Angeles a New York, da Chicago ad Atlanta.

«Negli Stati Uniti non ci sono re – si legge sul sito – Hanno sfidato i tribunali, deportato americani, fatto sparire persone dalle strade, attaccato i nostri diritti civili e ridotto i nostri servizi. La corruzione è andata troppo oltre. Niente troni, niente corone, niente re».


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