turisti incantati da cultura, natura e sapori, spesi fino a 134 euro al giorno
Il turista tipo che visita il Friuli Venezia Giulia? Ha tra i 30 e i 60 anni e cerca arte, buon cibo e nuove esperienze. La regione sta vivendo un vero e proprio momento d’oro sul fronte turistico, confermando la sua posizione tra quelle più dinamiche d’Italia. I dati recenti, elaborati dal Rapporto Isnart – Fondo di Perequazione 2023–2024 e presentati dalla Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura nel 2025, raccontano di un boom di visitatori nei primi mesi dell’anno. Un successo trainato dalla forza attrattiva del nostro ricco patrimonio culturale, dall’eccellenza dell’offerta enogastronomica e da una domanda crescente di esperienze “green” e attività outdoor.
I numeri parlano chiaro: la regione ha registrato oltre 900mila presenze invernali, con un incremento dell’11,3% negli incassi sulle piste da sci e un notevole +10% di turisti tra gennaio e aprile 2025. Cifre che hanno permesso di raggiungere la quota record di 9,8 milioni di presenze turistiche annue, un risultato mai così elevato nella storia del Friuli Venezia Giulia.
Cosa cercano i visitatori e chi sono?
Secondo l’indagine Isnart, la principale motivazione che spinge i turisti a scegliere il Friuli Venezia Giulia è la ricchezza del patrimonio artistico (43,7%), seguita dalla visita ai siti UNESCO (35,1%) e dal desiderio di “scoprire un posto mai visto” (28,9%).
Il profilo del visitatore tipo è variegato. Tra gli italiani, spiccano in prevalenza le Generazioni X (45-60 anni, 32,3%) e Y (30-44 anni, 33,4%). Per quanto riguarda gli stranieri, la Generazione X (54,1%) è la più rappresentata. I viaggiatori prediligono diverse formule: il 35% si muove in coppia senza figli, il 31% sceglie un gruppo organizzato e il 23% esplora la regione con amici.
Le attività più apprezzate durante il soggiorno includono le visite a musei e mostre (32,8%), le escursioni e gite (23%) e le visite a monumenti e siti archeologici (19,5%). Un segnale forte è la crescita del turismo outdoor, con l’applicazione “FVG Outdoor” che ha registrato oltre 9.200 download solo nei primi sei mesi del 2025, dimostrando l’interesse per le attività all’aria aperta.
Quanto spendono i turisti e quali settori trainano?
Per quanto riguarda la spesa, il turista medio spende 71 euro al giorno (65 euro gli italiani, 76 euro gli stranieri). La maggior parte dei visitatori (il 36%) spende tra i 31 e i 60 euro al giorno in attività extra alloggio, mentre il 35,3% si attesta tra i 61 e i 90 euro. Solo una piccola percentuale (3,4%) supera i 150 euro giornalieri. Le voci di spesa principali riguardano le attività ricreative (134 euro), seguite da shopping di moda (77 euro), ristorazione (36,5 euro) e prodotti tipici (24,8 euro).
Il trend conferma che il turismo culturale, l’enogastronomia e gli eventi locali sono i veri motori di questa crescita. Alcune destinazioni si sono distinte in modo particolare: Buttrio (+33%), Cormons (+25%) e Dolegna del Collio (+23%) brillano nel settore enogastronomico, mentre Aquileia, Palmanova e Gorizia sono le punte di diamante per il turismo culturale.
Soddisfazione alle stelle e prospettive future
La soddisfazione dei turisti è ai massimi livelli, con un voto medio che si avvicina al 9/10 per il loro soggiorno in Friuli Venezia Giulia. Giudizi eccellenti sono stati espressi su ristorazione, ospitalità, qualità dell’offerta e organizzazione del territorio. Un dato significativo è che oltre il 50% dei visitatori ha già scritto o intende scrivere una recensione online, contribuendo a rafforzare la reputazione della regione. Il Friuli Venezia Giulia si conferma dunque capace di attrarre, soddisfare e fidelizzare i turisti grazie a una proposta autentica, ben organizzata e sempre più orientata al digitale. Tutte le premesse sembrano esserci per un’estate che si preannuncia da record.
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