Friuli Venezia Giulia

Turismo in regione, attirano ristorazione, accoglienza e offerta culturale


Patrimonio culturale (siti Unesco in testa) e offerta enogastronomica sono i punti vincenti del turismo in Friuli Venezia Giulia. Il dato emerge da un’indagine su campione di 700 turisti intervistati tra aprile e maggio 2024 dall’Istituto nazionale ricerche turistiche, presentata oggi in un webinar organizzato dalle Camere di commercio di Pordenone-Udine e della Venezia Giulia: in regione la ristorazione ottiene un voto di 9 su 10, l’accoglienza e l’organizzazione del territorio un 8,9 e l’offerta culturale un 8,8.

Presenze in rialzo del 10 per cento

Così Jacopo Mestroni, direttore generale di Promoturismo Fvg, che ha concentrato il focus sulle presenze in regione: “Dopo un 2024 che si è chiuso con un quasi 3 per cento in più rispetto all’anno precedente e una stagione invernale con ottimi numeri – ha esposto –, i segnali per i primi quattro mesi del 2025 sono incoraggianti e rilevano un 10 per cento in più di presenze, con una maggiore concentrazione nelle città: Gorizia, Capitale europea della Cultura assieme a Nova Gorica, registra un 20 per cento in più di turisti”.

Scoperta online

A entrare nel dettaglio dei risultati del sondaggio, poi, è stata la responsabile del centro studi della Camera di commercio Elisa Qualizza: “Il tre il 43 per cento degli intervistati dichiara di aver scelto la regione per la ricchezza del patrimonio artistico e il 35,1 per cento per la possibilità di visitare un sito Unesco”. Seguono, tra le motivazioni, la vicinanza rispetto al luogo di partenza (28,9 per cento) e il desiderio di scoprire un luogo mai visto (20,2 per cento, con possibilità di risposta multipla). In crescita rispetto allo scorso anno anche il numero di turisti che sceglie la destinazione online: il 55,5 per cento sceglie il Fvg grazie a contenuti trovati in rete, il 33,3 per cento si affida al passaparola e il 28,4 per cento si orienta su consiglio di agenzie di viaggio.

Le età

L’identikit dei turisti mostra una prevalenza di visitatori tra i 30 e i 60 anni: attorno al 33 per cento sia gli italiani tra i 30 e i 44 anni che quelli tra i 45 e i 60; tra gli stranieri, i primi salgono al 54,1 per cento. Il 35 per cento dei turisti viaggia in coppia senza figli, il 30,8 per cento in gruppo organizzato, il 23,1 per cento con amici. In particolare, i turisti stranieri sembrano prediligere i viaggi in gruppo organizzato, con un 42,3 per cento sul totale.

Attività, spese e social

Tra le attività svolte, al primo posto si attestano le visite a musei e mostre (32,8 per cento), seguite da escursioni (23 per cento) e da visite a monumenti e siti archeologici (19,5 per cento). Per quanto riguarda la spesa, invece, si rileva una media giornaliera di 71 euro a persona (76 euro per gli stranieri), cui si aggiungono i costi di viaggio. Chi visita la regione spende in attività ricreative (fino a 134,1 euro al giorno), seguite da abbigliamento (77,1), ristorazione (36,5), prodotti agroalimentari (24,8) e trasporti pubblici o parcheggi (21,5). Infine, circa la metà (51,3 per cento) dei turisti ha già scritto o intende scrivere recensioni, soprattutto su Instagram, Facebook, Google e Tiktok. “È un ulteriore elemento da tenere in considerazione per le imprese – ha concluso il segretario generale Pilutti –, perché oggi la reputazione si gioca anche nella capacità di raccontare bene la propria identità e i propri servizi”.


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