Trump a Putin: ferma subito il bagno di sangue in Ucraina
Donald Trump e Vladimir Putin hanno parlato per oltre due ore. Un lungo colloquio che Trump ha descritto con parole di ottimismo, evocando chance di svolte diplomatiche nel conflitto in Ucraina: la telefonata, ha detto, «è andata molto bene». Tanto che Kiev e Mosca «cominceranno immediatamente negoziati verso un cessate il fuoco e, ancora più importante, per porre fine alla guerra». Ha esclamato sui social media: «Lasciamo che il processo cominci!».
L’ottimismo – e la vera disponibilità del Cremlino – saranno presto messi alla prova. Certo è che non hanno portato a tregue senza indugi, né a chiare retromarce del Cremlino. Le condizioni per un’intesa, ha ammesso Trump, saranno «negoziate tra le due parti, come necessario che sia» perché «conoscono dettagli che nessun altro saprebbe». Ha citato il «grande interesse» del Vaticano a ospitare possibili trattative, ipotesi già avanzata dal Segretario di Stato Marco Rubio.
Putin da parte sua è parso molto più cauto fin dalle prese di posizioni ufficiali. Ha definito lo scambio di idee con Trump «franco» e «utile». Ha detto che è «pronto a lavorare con la controparte ucraina per un memorandum su un possibile futuro accordo di pace» Un protocollo che includa “principi” fondanti di una pace e un possibile cessate il fuoco «per un certo periodo di tempo, qualora siano raggiunti i rilevanti accordi». Ha aggiunto che i «contatti a Istanbul sono ripresi e ci danno ragione di credere che siamo sul cammino giusto» e che Mosca è pronta a discutere imprecisati «compromessi». Delegazioni ucraine e russe hanno avviato da alcuni giorni i primi faccia a faccia da tre anni in Turchia.
Putin ha tuttavia chiarito che occorre «identificare le modalità più efficaci per muoverci verso la pace». E ribadito le tradizionali rivendicazioni Mosca: una pace deve «rimuovere le cause di fondo della crisi». Il riferimento appare alle ambizioni strategiche di Mosca, sul controllo del territorio e della politica dell’Ucraina. Negli ultimi giorni Mosca ha inoltre intensificato i bombardamenti contro le città del Paese che ha invaso.
Le manovre diplomatiche, tra le incognite, si sono sicuramente intensificate. Oltreché con Putin, Trump ha parlato con il leader di Kiev Volodymyr Zelensky e con le capitali europee e Nato.
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