“Trasferimento degli uffici senza procedure”, Costa attacca l’amministrazione comunale di Chieti
“Inverosimile e fuori da ogni regola procedurale quanto spesso avviene in questo nostro Comune: l’ultimo caso registrato è che si trasferiscono uffici da Chieti alta allo Scalo senza attivare le procedure di legge necessarie per procedere, perché mancano tutti gli atti dovuti da allegare e, cosa più grave, senza aver fatto la comunicazione agli organi gestionali di questa città”, così il consigliere comunale di Forza Chieti, Stefano Maurizio Costa.
“Se poi si parla del voto della maggioranza, espresso contro lo spostamento del tribunale da piazza san Giustino all’ex ospedale San Camillo, che comporta la rinuncia ad un investimento di circa 60 milioni di euro, con la ridicola motivazione dello “svuotamento del centro storico”, come se la città non fosse una ma dovesse essere rappresentata e gestita solo nelle zone centrali, siamo al puro autolesionismo contro i veri interessi dei cittadini – incalza Costa -. Invece capita ora che dal centro si trasferiscono servizi che interessano molti cittadini, come gli atti demografici, l’ufficio elettorale, l’Aca, la celebrazione dei matrimoni e tanti altri servizi. L’unico commento da fare, di fronte a questa situazione di pessima gestione della cosa pubblica, che purtroppo è ricorrente nella nostra amministrazione, è che siamo al punto che la mano destra di chi ci guida non sa cosa fa la mano sinistra: così si batte perché non vuole spostare il tribunale, rinunciando agli importanti fondi in una zona che comunque appartiene alla parte alta e nello stesso tempo si spostano nella parte bassa servizi con evidente danno per i cittadini del centro storico. Da considerare poi che tutto questo è frutto di una maggioranza che sembra davvero alla frutta, dove tutti sono contro tutti senza mai una linea di comportamento netta e tesa unicamente al bene della città che si amministra. Cosa dire in conclusione? Sperare almeno che i componenti di questa maggioranza, davvero dai colori di Arlecchino, facciano la pace con loro stessi per presentarsi ai cittadini che li hanno votati mettendo al primo posto gli interessi di Chieti. In fondo è un dovere preciso che dovrebbero avere e rispettare. Sarà mia premura rendere edotte le autorità competenti, fare presente che con tanta semplicità si fanno gli spostamenti spendendo delle somme di denaro senza aver prodotto nessun atto. Ma la gravità è che alla data di oggi l’ufficio elettorale è chiuso sia a Chieti alta che allo Scalo, ciò significa che c’è la sospensione di un servizio essenziale in relazione all’art. 331 del codice penale, interruzione d’un servizio pubblico o di pubblica necessità. Chi sbaglia – conclude Costa – si deve prendere le sue responsabilità”.
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