Throwing Muses – Moonlight Concessions
Kristin Hersch riunisce ancora una volta le Muse, spostando il tiro verso la costa meridionale degli Stati Uniti, un luogo speciale dove prendere ispirazione, da dove nascono queste concessioni alla luce lunare, già titolo dell’anno, che racchiudono la riconoscenza verso il sentimento di dipendenza dalla natura circostante, che ci permette in particolari momenti di avere un pizzico, anche noi, dell’arte creativa.

Messa così, ci si potrebbe aspettare qualcosa di mellifluo e adagiato sulle distese sabbiose di New Orleans, mentre l’album è l’ennesima prova di lucidità indie di una delle migliori interpreti del rock statunitense al femminile, che dopo 40 anni è ancora qui con le sue melodie taglienti, che alternano sferzate folk blues a ballate dove il contesto emotivo fuoriesce potente e sincero, grazie soprattutto alle partiture d’archi.
Ciò che sorprende ancora è la lucidità in cui queste canzoni si manifestano, dove pur nel loro aspetto minimale quasi sempre scarno di sezione ritmica, hanno quella dote di schiettezza di chi sa come prendere di petto la vita, di chi come si dice, si riconosce nella superiorità di ciò che naturalmente ci circonda e che ci permette di tracciare il lento ed inesorabile passare delle nostre esistenze.
Si passa dal singolo inizio Pj Harvey di “Summer of Love” a flussi di languide ballate come “Theremini”, “Libretto” o “Sally’s Beauty”, ispiratissime, con una produzione essenziale che risalta il tema principale e il suono degli arpeggi di chitarra, alla pimpante “Drugstore Drastic” per finire con la titletack, altra sontuosa confessione.
Soprattutto si riconosce la mano solida e mai noiosa della Hersch che ritrova o forse potremmo dire meglio, non ha mai perso quella capacità di scrivere brani riconoscibilissimi e di una carica istantanea, fotogrammi del presente che di volta in volta si ripetono, 9 canzoni schiette, concise e senza fronzoli, in ognuna delle quali serpeggia veloce una capacità di attrazione che solo le band di ampia esperienza e coesione sanno rendere così vivide.
Tutto bellissimo
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