Umbria

Tagli alle scuole dell’Umbria, caso in Parlamento: «Danneggiano il territorio»


Il caso dei tagli alle autonomie scolastiche dell’Umbria arriva in Parlamento. A portarcelo è la deputata del Pd Anna Ascani, che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, «per chiedere di riconsiderare la proposta di dimensionamento scolastico dell’Umbria per il 2026-2027». 

L’interrogazione «La decisione di confermare 130 autonomie scolastiche, senza prevedere alcun incremento, a differenza di quanto avviene per altre regioni – sostiene la vicepresidente della Camera -, e senza tenere conto degli iscritti effettivi in Umbria, è una scelta che danneggia un intero territorio e toglie opportunità di crescita a bambini e ragazzi, soprattutto a quelli che vivono in aree più fragili, interne e montane. La Regione Umbria ha chiaramente detto di essere pronta a impugnare il piano di dimensionamento davanti al Tar, ma la difesa del sistema di istruzione non può passare solo dai territori: Valditara riveda la sua posizione e intervenga per potenziare le opportunità per studentesse e studenti. E lo faccia garantendo uguaglianza e pari opportunità in tutte le aree del Paese».

TAGLI ALLE SCUOLE, UMBRIA PRONTA AL TAR

Il no Nelle scorse ore la Regione aveva ribadito il proprio no alla proposta in sede di Conferenza Stato-Regioni. Il nuovo piano presentato dal Ministero prevede per l’Umbria, in particolare, 130 autonomie scolastiche, con un taglio di quattro unità da attuare entro la fine di quest’anno. Una sforbiciata che Palazzo Donini ritiene ingiusta, soprattutto alla luce del fatto che ad altre Regioni sono state invece assegnate autonomie aggiuntive. Secondo la Regione, inoltre, il ministero sottostima in modo sistematico ogni anno il numero degli alunni umbri. 

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