Veneto

successo per l’iniziativa che insegna l’empatia

Si è conclusa con grande entusiasmo la prima edizione del progetto educativo “Un amico che scodinzola”, promosso dalla sezione veneziana di LNDC Animal Protection e dedicato a sviluppare nei più piccoli un rapporto empatico e consapevole con il cane. L’iniziativa, avviata nell’anno scolastico 2024-2025, ha coinvolto ben 80 classi tra scuole materne e primarie del territorio e oltre 1.300 alunni. Il progetto si concluderà ufficialmente venerdì 23 maggio con un grande evento celebrativo presso il Parco San Giuliano di Mestre, che vedrà protagonisti bambini, insegnanti, volontari, amici a quattro zampe e forze dell’ordine.

L’obiettivo di “Un amico che scodinzola” è tanto semplice quanto ambizioso: educare i bambini a relazionarsi correttamente con i cani, fondando il rapporto su fiducia, rispetto e conoscenza. Un percorso che, secondo i promotori, può generare un impatto ben più ampio: “Educare le nuove generazioni al rispetto e alla non violenza verso gli animali – e, per estensione, anche verso gli esseri umani – è un passo di civiltà oggi più che mai necessario”, ha dichiarato la presidente nazionale LNDC Piera Rosati. “Come ricordava Schopenhauer, chi è crudele con gli animali non può essere un uomo buono. Ecco perché è fondamentale partire dalle scuole”.

Durante gli incontri, tenuti in orario scolastico, i bambini hanno potuto avvicinarsi per la prima volta al mondo canino in modo sicuro, guidati da educatori esperti e volontari LNDC. In molte classi, soprattutto quelle con alunni di origine straniera, si è registrato un dato sorprendente: moltissimi bambini non avevano mai toccato un cane prima di allora. L’incontro con l’animale ha generato curiosità, emozione, a volte anche iniziale timore, ma sempre una crescita visibile nella capacità di comunicare e relazionarsi.

A rendere possibile il progetto è stata una rete di collaborazione virtuosa. Oltre al supporto dell’Assessorato agli Eventi del Comune di Venezia, “Un amico che scodinzola” ha trovato un partner importante in Six Legs Run – la corsa a sei zampe uomo-cane organizzata da Radio Base Venezia – e nel Centro Cinofilo Urbano di Mestre, diretto da Giulia Fontanella, educatrice cinofila e vicepresidente della sezione LNDC di Venezia. Fontanella ha selezionato e preparato cani idonei a entrare nelle classi, capaci di interagire con bambini piccoli e spesso rumorosi, garantendo sicurezza e serenità per tutti.

Il progetto non si è limitato all’interazione pratica, ma ha anche affrontato tematiche cruciali legate alla cura responsabile degli animali. Durante le lezioni si è parlato di adozione versus acquisto, di esigenze comportamentali del cane, del ruolo degli animali da assistenza per le persone con disabilità e delle attenzioni da tenere in contesti urbani. Ogni classe ha realizzato un elaborato finale – disegni, testi, cartelloni – che sarà oggetto di una mostra pubblica nei prossimi mesi.

“Le emozioni vissute durante questi incontri sono state forti e autentiche”, racconta Francesca Lacchin, presidente della sezione LNDC di Venezia. “C’è stato il bambino timido che ha superato la paura accarezzando il cane per la prima volta, il piccolo con disabilità che ha saputo entrare in sintonia con l’animale in modo profondo, e i tanti alunni provenienti da culture dove il cane non è considerato un animale da compagnia, che in breve hanno saputo abbattere i propri pregiudizi”.

A destra Francesca Lacchin, presidente LNDC Animal Protection sezione Venezia

L’evento finale del 23 maggio sarà una vera e propria festa dell’amicizia tra uomo e cane: la mattinata sarà dedicata alle dimostrazioni delle unità cinofile delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, mentre il pomeriggio ospiterà banchetti informativi, momenti ludici, la corsa Six Legs Run e la presenza di numerose realtà di volontariato del territorio.

Fondamentale anche il sostegno dell’associazione Lions di Venezia, che ha finanziato la stampa di vademecum informativi distribuiti ai bambini dopo ogni incontro. Il Comune di Venezia, dal canto suo, ha inserito l’iniziativa tra i suoi Itinerari Educativi ufficiali, offrendole una visibilità capillare in tutte le scuole del territorio.

“Un amico che scodinzola” si è dimostrato un progetto educativo innovativo, concreto e profondamente umano, capace di lasciare un’impronta duratura nei bambini e negli adulti che li accompagnano. Il successo della prima edizione apre la strada a una possibile replica anche per il prossimo anno scolastico, con l’auspicio che l’iniziativa possa essere estesa ad altre città italiane.


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