Liguria

‘Stellamoto di inizio estate’, al via l’evento presso l’Osservatorio Astronomico che fonde musica, teatro e pittura tra le stelle

Una serata dedicata all’incanto del cielo, tra galassie e nebulose, ma anche alla forza evocativa delle arti, in tutte le loro forme: sabato 7 giugno, alle ore 21, l’Osservatorio astronomico di Genova apre le porte a “Stellamoto di inizio estate”, un evento ideato insieme a Martina Cangelosi, musicista degli Elettrika, una band capace di realizzare atmosfere coinvolgenti, oltre alla presenza  in collaborazione con il team dei divulgatori scientifici. Un appuntamento che fonde astronomia, musica, pittura e teatro in un’unica esperienza immersiva e suggestiva, pensata per tutti.

“È stato organizzato e pensato insieme a Martina Cangelosi degli Elettrika, un gruppo genovese affermato – racconta Rinaldo Queirolo, responsabile della divulgazione dell’osservatorio – e assieme a lei ci saranno altri due gruppi, Il Gentiluomo e i Thru The Leaves, che proporranno musica d’ambiente. Avremo anche un’attrice di teatro, Marta Mantero, che si esibirà con un testo a sorpresa”.

“La prima volta che ho assaporato il gusto delle stelle è stato quando, a 8 anni, mio padre mi regalò “Il Grande Libro del Cielo”. Ne ero già appassionata ma questo libro mi diede misura di quanto non potessi fare a meno di alzare lo sguardo alle stelle e fantasticare di mondi lontani. Quel cielo pieno di corpi celesti che fa da sfondo a tutti i miei quadri mi mette in sintonia con il Cosmo e mi fa sentire minuscola e immensa allo stesso tempo. A Londra non fu un caso che vivessi a pochi passi dal Planetario di Royal Museums Greenwich.  Ogni volta che ne ho l’occasione nei miei viaggi visito questi luoghi che mi riconnettono con l’Universo. L’ Osservatorio Astronomico di Genova (OAG), grazie agli amici Erica Volta e Stefano Bertoli, mi sta dando l’occasione che mai avrei sperato: dipingere sotto la volta di un Planetario irrorata di immagini di galassie e nebulose che mi pioveranno tutt’intorno mentre io dipingerò la mia galassia fantastica ispirata dai suoni spaziali di Thru The Leaves, le atmosfere coinvolgenti di Elettrika e l’energia esplosiva de @ilgentiluomo. L’attrice @martamantero accompagnerà il nostro viaggio interstellare con la magia delle sue parole”, ha affermato l’artista Nadia Camandona. 

Il programma si snoda in diverse fasi: si parte con un’ora di musica del gruppo Il Gentiluomo, per poi proseguire – meteo permettendo – sulla terrazza panoramica dell’osservatorio. Qui, sotto la cupola, si osserverà il cielo notturno accompagnati dalla voce di Marta Mantero, che declamerà parole ispirate alle stelle. A rendere ancora più spettacolare l’atmosfera, le proiezioni di immagini astronomiche all’interno del planetario, mentre l’artista Nadia Camandona dipingerà in tempo reale un’opera ispirata alle galassie.

“Nella seconda fase – aggiunge Queirolo – si tornerà in terrazza con gli altri due gruppi musicali, sempre accompagnati da immagini del cielo. E se il tempo sarà favorevole, chi vorrà potrà proseguire con noi la serata, in una vera e propria esperienza astronomica”.

La chiusura sarà infatti affidata ai divulgatori dell’Osservatorio, con l’osservazione diretta del cielo tramite i telescopi: uno da cinque metri posizionato nella cupola e un secondo sulla terrazza, che permetteranno di ammirare oggetti celesti come nebulose e galassie. 

Non mancherà un’introduzione pratica all’orientamento con le stelle: riconoscimento della stella Polare, punti cardinali, costellazioni, e la tecnica dello “Star Hopping”, ovvero il salto da una stella all’altra per esplorare la volta celeste.

“Ogni oggetto che mostriamo viene spiegato nei dettagli – spiega Queirolo – e siamo sempre aperti alle domande del pubblico. L’obiettivo di questo evento, come di tutte le nostre attività, è quello che perseguiamo da tempo: non solo divulgazione scientifica, ma una sinergia tra scienza e arte. Questa volta siamo riusciti a unire pittura, teatro, musica e la contemplazione del cielo, che con la musica si sposa perfettamente. Tante canzoni si sono ispirate alla luna, alle stelle. Il cielo ha sempre parlato all’anima”.

Una visione, quella dell’osservatorio genovese, che guarda oltre i confini della scienza per abbracciare un’idea più ampia di cultura condivisa: “Siamo un gruppo di astrofili, non di astronomi professionisti – conclude Queirolo – e per questo motivo ci piace mischiare le nostre passioni: non solo scienza, ma anche arte, musica, teatro”.




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