Sono stata in Egitto per il «portale dell’11/11», quello dell’allineamento della Terra alla vibrazione dell’Universo. Ecco che cosa ho vissuto
Per raccontare il mio viaggio «interiore» in Egitto, occorre non solo condividere ciò che è successo laggiù, ma anche il prima e il dopo, perché contribuiscono a far comprendere bene la magia e la potenza di quel luogo.
Viaggio in Egitto: che cosa è successo prima
Ricordo esattamente quando ho acquistato i biglietti aerei: era il giorno del Solstizio d’Estate, e lo feci il giorno dopo che mi arrivò una notizia con una criticità che avrei dovuto gestire in un prossimo futuro.
Io, per tutta risposta, invece di abbattermi, mi misi al computer e cominciai a cercare i voli, come a sfidare l’Universo. Avete presente la legge dell’abbondanza, che afferma che se tu ti comporti come se non avessi le risorse, l’Universo non te le manderà, ma se tu riesci a emanciparti da una mentalità di mancanza e scarsità, allora l’Universo comincerà a vibrare con le tue frequenze e a darti ciò che ti meriti? Ecco, quel giorno decisi di mettermi alla prova: davanti alla prospettiva di un esborso ingente, io ho dimostrato fiducia, programmando un viaggio spirituale.
Non sapevo se avrebbe funzionato, ma sapevo che era una cosa che desideravo da tempo: ero già stata in Egitto vent’anni fa, ma stranamente non visitai le Piramidi e la Sfinge. Era arrivato il momento, anche perché mi richiamavano: era da molti mesi che continuavano a «comparirmi» nei posti più disparati e impensabili: mentre guidavo, mentre guardavo un film, nei libri che leggevo, nei bar… Ovunque erano Sfinge e Piramidi, ovunque era Egitto.
Ho raggiunto l’Egitto e i suoi luoghi sacri in occasione dell’11 novembre: l’11/11, il «Portale della Luce», celebrato in tutto il mondo. «Quello dell’11/11 sarà un evento galattico, che non riguarderà solo la Terra, ma la galassia tutta – mi ha spiegato prima di partire Federica Botto, ricercatrice spirituale, esperta di Fiamme Gemelle (di cui vi avevamo già parlato qui) e organizzatrice del viaggio, insieme a Silvana Figueroa, agente di viaggi di Luna Sacra – Infatti, è il portale di allineamento della Terra alla vibrazione dell’Universo, con la conseguente attivazione degli operatori di Luce, già in servizio in nome dell’Amore incondizionato».
Questa spiegazione non mi chiarisce per nulla la situazione, anzi, sorge chiara la domanda del cosa andremo a fare là, o meglio cosa dovrò fare io e perché sono stata richiamata proprio in quel frangente in Egitto… «Non dovremo fare niente, ma solo essere: essere con maggiore consapevolezza e convinzione l’Amore che già siamo – continua Botto – Potenzialmente siamo già tutti Operatori di Luce, chi più o meno consapevolmente: allinearsi significa innalzare la nostra vibrazione a quella dell’Amore che Tutto è e tutto può, quindi aprire la propria anima alla propria missione e seguirla, senza remore».
Una sorta di viaggio iniziatico, quindi… La cosa non mi spaventa, anzi: dacché ho perso il mio compagno ormai quattro anni e mezzo fa, ho cominciato ad avere manifestazioni sensibili da altre dimensioni e a non averne paura, ma anzi ad accoglierle come segnali di guida, piccole briciole sul mio cammino, come quelle di Pollicino, utili a riportarmi «a casa».
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