Marche

solo un misero acconto un anno fa

ANCONA È l’ora di cena. Da via della Ferrovia, i vertici di Conerobus partoriscono il sudato resoconto dell’assemblea dei soci che si è svolta ieri. Dell’atteso bilancio 2024 non c’è ancora traccia ma il buco che preoccupa è un altro, quello nelle tasche del consulente della partecipata, il presidente della Bcc di Ancona e Falconara e dell’Ordine dei commercialisti dorico Camillo Catana

 

La svista

 
«Il dottor Catana lamenta di essere stato pagato l’ultima volta un anno fa, con un misero acconto» è la frase che scoperchia il vaso di Pandora. Sembra uscita dall’agenda di qualche dirigente che ha assistito all’assemblea dei soci, un appunto di circostanza. Eppure, quella frase arriva dal comunicato stampa che Conerobus ha inviato agli organi di informazione per aggiornarli sull’esito dell’assemblea dei soci. L’email è partita dagli uffici della società qualche minuto dopo le 20, inviata da un indirizzo di posta elettronica ufficiale dell’azienda. In allegato, un documento di due pagine che effettivamente racconta la riunione di ieri. Ma che si chiude con quella frase che – evidentemente – non doveva esserci. Un errore, come se qualcuno avesse fatto copia e incolla da un verbale interno senza controllare il contenuto. Eppure, di una pagina di parole, l’attenzione cade inevitabilmente su quella singola frase. Accentuata, poco dopo, da un’altra email partita dagli uffici di Conerobus. Stavolta, però, direttamente dalla casella di posta di Italo D’Angelo, il presidente. «Si prega, ovviamente, di cancellare il refuso scritto a piè di pagina, quello riferito al dottor Camillo Catana. Si ringrazia» è lo stringato messaggio, recapitato alle stesse redazioni giornalistiche verso le 20,45. Ma ormai il danno è fatto. E resta un dubbio: quant’era misero quell’acconto? E soprattutto, quanti soldi deve ancora ricevere il dottor Catana? Forse bisognerà attendere il prossimo comunicato stampa per scoprire il seguito della storia, come in un romanzo a puntate. La gaffe, per quanto esilarante, è però riuscita a far passare in secondo piano quella che doveva essere la notizia del giorno. 

Le buone notizie 

Che dal Comune di Ancona e dalla Regione erano arrivati ristori per 2 milioni di euro, una boccata di ossigeno per i conti notoriamente in difficoltà della partecipata del trasporto pubblico dorico – si era arrivati a parlare di un passivo da 8 milioni di euro. Quel contributo, arrivato all’ultimo minuto, ha costretto il Cda a fare un passo indietro, evitando di presentare il bilancio all’assemblea dei soci di ieri e riservandosi di aggiornare i conti alla luce dei nuovi incassi, con la promessa di produrre un documento dopo la pausa estiva. E poi tanti ringraziamenti in calce al documento. Autisti, dirigenti, il personale tutto. Meno che il dottor Catana, che comunque – più che i ringraziamenti – da ormai qualche mese attende piuttosto il saldo delle sue fatture. 
 




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