Toscana

Solo due vittorie negli ultimi cinque mesi. Arezzo, in casa serve di più


C’è da ritrovare il feeling con il Comunale, da rimettere in piedi il fattore campo, da recuperare quel quid in più che possono portare le partite in casa. L’Arezzo, nella sua stagione un po’ bizzarra, sul suo terreno ha vinto solo 6 volte su 16, conquistando 23 dei 49 punti in classifica. E’ un bottino inferiore alle aspettative e alle potenzialità, che colloca gli amaranto alle spalle di tutte le concorrenti per i playoff e non solo: l’Entella davanti al proprio pubblico ha messo insieme 39 punti, la Ternana 37, il Pescara 25, la Torres 27, la Vis Pesaro e il Pineto 29, la Pianese 28 come il Perugia, il Gubbio 25.

Il trend negativo si è accentuato da novembre in avanti. Fino al mese di ottobre la squadra aveva vinto 4 partite interne su 6, lasciando i tre punti solo alla Ternana e pareggiando con il Rimini. Al Comunale erano cadute Campobasso, Legnago, Gubbio e Spal. Poi qualcosa è cambiato, qualche meccanismo si è inceppato e il rendimento è andato giù: 10 gare disputate, appena 2 vittorie contro Pianese (4-2 il 15 dicembre) e Sestri Levante (1-0 il primo marzo). Nello score ci stanno 4 pareggi (1-1 con l’Ascoli, 0-0 con il Pescara, 1-1 contro l’Entella che rimontò in dieci contro undici, 0-0 con la Vis Pesaro che giocò un’ora con l’uomo in meno) e ben 4 sconfitte, tutte maturate nel 2025 (1-2 con il Pineto, 2-4 con il Pontedera, 0-1 con la Torres, 0-1 con il Carpi).

Il problema alla radice di questa striscia così anemica sembra più psicologico che tecnico. Non a caso le prestazioni migliori di questo campionato sono arrivate in trasferta: Sassari, Campobasso, Ferrara possono verosimilmente stare sul podio, mentre in casa la squadra ha faticato molto di più nel costruire gioco, nel trascinare il pubblico e nell’agguantare il risultato. Adesso toccherà a Bucchi trovare la chiave per aprire questa serratura mentale, in previsione di playoff che gli amaranto, a rigor di logica, dovrebbero cominciare proprio al Comunale. Intanto sabato arriva il Milan Futuro e la sud, salvo sorprese, sarà vuota per la protesta contro le formazioni B, con conseguente atmosfera surreale. Ma l’Arezzo ha necessità di cambiare rotta.


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