Skymetro, Bruzzone e Venturini (Linea Condivisa): “Un progetto insostenibile e costoso”
Genova. “Da anni abbiamo denunciato le sue criticità, e ora queste preoccupazioni trovano conferma nei fatti: il rischio è quello di una cattedrale nel deserto mentre l’amministrazione prosegue con propaganda e annunci elettorali anziché risolvere i problemi reali della mobilità”. Così l’associazione Linea Condivisa, da sempre contraria allo Skymetro della Valbisagno.
“Negli ultimi anni, il sindaco Bucci e oggi il facente funzioni Piciocchi hanno rassicurato i cittadini, ma la realtà è ben diversa: la situazione è peggiorata – prosegue l’associazione -. Dopo aver garantito che l’istituto Firpo non sarebbe stato abbattuto, ora lo considerano un sacrificio necessario. Nel frattempo, è stata aperta una nuova conferenza dei servizi, accompagnata da nuovi rendering, ma senza il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Si continuano a spendere milioni di euro per rivedere un progetto mai realmente definito.
Filippo Bruzzone, consigliere comunale, commenta: ”Piciocchi sta affrontando una delle emergenze di mobilità più gravi della città con l’ennesima operazione di marketing. Stanno sprecando risorse pubbliche per un’infrastruttura che non coprirà l’intera Val Bisagno. La nostra proposta esiste già e garantirebbe un servizio efficiente da Sant’Agata a Prato, senza perdere i finanziamenti ministeriali”.
Erika Venturini, consigliera municipale, aggiunge: ”Ci hanno sempre dipinti come quelli del ‘no’, ma non è così. La Val Bisagno ha bisogno di trasporto pubblico, ma questa non è la soluzione. I fatti parlano chiaro: tempi incerti, costi fuori controllo, scelte che penalizzano il territorio. Invece di vendere fumo, questa amministrazione dovrebbe assumersi le sue responsabilità per aver portato avanti un progetto insostenibile. Il rischio concreto è che si avviino i lavori per realizzare un’opera incompleta e dannosa per tutta la vallata”.