Basilicata

Si rompe una condotta, Matera resta senza acqua

Erogazione d’acqua sospesa in tutta la città di Matera; il motivo: si è rotta una condotta idrica in contrada Trasano, nel Materano. Intanto dal Consorzio di Bonifica via libera alle prenotazioni irrigue


Si rompe una condotta idrica, Matera resta senz’acqua. Per un guasto sulla condotta adduttrice in contrada Trasano infatti, l’erogazione idrica, già sospesa ieri (12 aprile 2025) dalle 19 in alcune zone rurali (Borgo Venusio, quartiere Ecopolis e zona industriale La Martella), sarà interrotta in tutta la città a partire dalle 8 di questa mattina e fino ad ultimazione dei lavori.

Nel frattempo il Comune di Matera, che ha attivato il Centro Operativo Comunale, e Acquedotto Lucano, «seguono costantemente la situazione al fine dei tempestivi aggiornamenti sullo stato dei lavori di ripristino, che sono già iniziati», spiega una nota del Comune. Per far fronte alle esigenze di approvvigionamento della città, saranno dislocate a cura di Acquedotto Lucano le autobotti nel piazzale antistante ingresso del Municipio, piazza Sant’Agnese, piazza San Pietro Caveoso, via don Sturzo presso chiesa di San Paolo, viale Nitti angolo viale Il Vento, piazza Montegrappa – Borgo La Martella, via Lussemburgo – Borgo Venusio. Due autobotti saranno poste a servizio dell’Ospedale, della Casa Circondariale e delle RSA.

«Il numero delle autobotti – fa sapere il Comune – potrà essere incrementato sulla scorta delle esigenze eventuali ed ulteriori che saranno rappresentate. Qualora la situazione si protraesse oltre la giornata di oggi, saranno sospese le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio cittadino».

AGRICOLTURA, BUONE NOTIZIE

Intanto però la notizia attesa dagli agricoltori è che il Consorzio di Bonifica ha annunciato la disposizione di servizio relativa alle prenotazioni irrigue per l’anno in corso. Ne ha dato notizia ieri Coldiretti Basilicata, spiegando che «dopo i tanti appelli, ora si comincia a programmare». Una questione che è stata legata anche al meteo. «Si è preferito aspettare che passassero questi 10 giorni di pioggia annunciata, che ha rimpinguato un pò gli invasi lucani – ha spiegato il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani – un tempo necessario anche per fare il punto della situazione rispetto ai volumi invasati, che comunque sono meno rispetto all’anno scorso (il deficit stimato da Anbi all’11 marzo era di 117 milioni di metri cubi, ndr) quando il quadro era già critico».

L’iniziativa è stata quindi adottata tenendo conto della carenza idrica degli invasi e del limitato recupero degli stessi, «d’intesa con il presidente della Regione e con l’assessore alle Politiche Agricole». Si tratta di prenotazioni irrigue di colture primaverili-estive che consentiranno di far fronte alle richieste degli agricoltori e, nel quadro di una gestione oculata della risorsa, di garantire almeno produzioni importanti. «Una soluzione che permette agli imprenditori di programmare», ha spiegato ancora Pessolani. «È chiaro – ha continuato – che non si può liberalizzare immediatamente l’uso dell’acqua per tutte le nuove culture, ma nemmeno si può penalizzare chi ha sempre portato avanti specifiche coltivazioni»

Le prenotazioni saranno organizzate anche in base a quelle effettuate l’anno scorso: «l’acqua va garantita agli arboreti pluriennali- ha spiegato ancora il presidente di Coldiretti Basilicata – non possiamo far seccare gli agrumi, le pesche o altre colture che sono una priorità rispetto a quelle stagionali di due mesi, che verranno dopo». Per altri tipi di colture (come il mais e il sorgo), le richieste verranno riesaminate entro la prima decade del mese maggio. Per Coldiretti Basilicata è «un importante passo in avanti per il quale si ringrazia il Consorzio di Bonifica».


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