Scontri al derby di Coppa Italia e assalto al pullman della Samp: la Procura chiede di arrestare 11 ultras blucerchiati
Genova. La Procura di Genova ha chiesto la custodia cautelare in carcere per 11 ultras blucerchiati accusati di essere fra i responsabili dei disordini che hanno preceduto e seguito il derby di Coppa Italia dello scorso settembre e alcuni di loro anche l’assalto al pullman della Sampdoria avvenuto dopo l’incontro casalingo con il Frosinone il 29 marzo di quest’anno.
In quell’occasione, dopo la pesante sconfitta dei blucerchiati (la partita era finita 0 a 3 per gli ospiti) i tifosi avevano atteso l’arrivo del pullman, scortato dalle forze dell’ordine, tra corso Europa e via Carrara e avevano lanciato di tutto, compreso un cartello stradale.
Le accuse sono per tutti resistenza aggravata ma anche lancio di oggetti pericolosi e artifizi pirotecnici nell’ambito delle manifestazioni sportive (creati nati in uno dei tanti decreti sicurezza votati negli ultimi anni dal Parlamento). Con la riforma Nordio tuttavia i tifosi (difesi dagli avvocati Pietro Bogliolo, Matteo Carpi e Antonio Rubino) dovranno essere prima interrogati dal giudice per le indagini preliminari che poi deciderà se accogliere o meno la richiesta della pm Monica Abbatecola.
La giudice Carla Pastorini ha fissato l’udienza del 27 giugno per sentirli. Per l’accusa gli 11 possono reiterare i reati e rendersi protagonisti di nuovi scontri visto che non è la prima volta che partecipano a disordini e che hanno, dopo il derby, secondo l’accusa partecipato ad altri episodi violenti.
A metà aprile erano state chiuse le indagini per i disordini pre e post derby: 29 tra ultrà rossoblù e ultras blucerchiati avevano ricevuto l’avviso. L’accusa, a vario titolo, è di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, porto d’armi e violazione di Daspo.
Il giorno del derby c’era stato un primo episodio intorno alle 14, vicino allo stadio: le due tifoserie avevano provato ad affrontarsi ma le forze dell’ordine si erano messe in mezzo tenendo separati i due gruppi. Alcuni ultrà avevano reagito lanciando bottiglie, usando bastoni e segnali stradali contro la polizia e i carabinieri schierati. Poco prima della fine del match, in strada, si era scatenata una guerriglia urbana provocata dall’esposizione allo stadio degli striscioni storici che le tifoserie si erano rubati in primavera dopo una serie di aggressioni tra piccoli gruppetti di supporter. I tafferugli e gli scontri erano andati avanti fino a poco dopo le 23. Alla fine erano rimasti contusi 38 agenti.