Basilicata

Scambio di utilità e nomine: ecco le accuse della Procura contro Occhiuto

Roberto Occhiuto indagato per corruzione dalla procura di Catanzaro, ecco i dettagli sulle accuse degli inquirenti: scambio di utilità e nomine


COSENZA – Soldi, macchine, multe pagate per infrazioni stradali commesse da familiari, ricariche di una “multicard” per il rifornimento di carburante. Sarebbero, queste, alcune delle utilità ricavate dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in cambio di nomine e incarichi in enti pubblici in favore di Paolo Posteraro, suo ex socio e attuale segretario particolare di Matilde Siracusano, sottosegretario di Stato ai Rapporti col Parlamento e compagna del governatore calabrese.

È quanto emerge dal decreto di perquisizione e sequestro delegato alla Guardia di Finanza a carico di Posteraro, indagato con Occhiuto – il governatore stesso ha annunciato l’indagine a suo carico nei giorni scorsi in un video sui social –, in un’inchiesta della Procura di Catanzaro, guidata dal procuratore Salvatore Curcio. L’ipotesi avanzata dalla magistratura è di corruzione. Nell’inchiesta, oltre a Occhiuto, sono coinvolti lo stesso Posteraro ed Ernesto Ferraro, attuale amministratore unico di Ferrovie della Calabria. Ma nell’indagine sarebbero coinvolti altri due soggetti e potrebbe esserci un’altra ipotesi di reato, quella di truffa, ma non per Occhiuto.

ROBERTO OCCHIUTO INDAGATO DALLA PROCURA DI CATANZARO: LE ACCUSE

Andiamo con ordine. Posteraro, già socio di Occhiuto nelle società Tenuta del Castello Società agricola Srl, Fondazione Patrimonio artistico Retail Srl, Fondazione Patrimonio artistico Srl, Parametro Holding Srl e Ytam Srl, secondo l’ipotesi al vaglio degli inquirenti, sarebbe stato il solo a conferire liquidità nelle casse delle società stesse, mentre Occhiuto ne avrebbe tratto unicamente benefici di tipo economico. Posteraro avrebbe avuto in cambio – dicono gli investigatori – incarichi pubblici conferiti da soggetti istituzionali che hanno rapporti con Occhiuto, come la nomina da parte del fratello Mario (ex sindaco di Cosenza) ad amministratore unico di Amaco, l’azienda per la mobilità nell’area cosentina (nomina che risale al 2017); quella a consulente di Ferrovie della Calabria, nel 2022; nonché, l’incarico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (2023). Il tutto per un incasso complessivo, dal 2017 a oggi, di una cifra che gli inquirenti hanno quantificato in circa 550 mila euro.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Roberto Occhiuto, all’inizio del 2025, avrebbe esercitato il diritto di recesso dalle ultime due società, ottenendo “la promessa di un rimborso, parzialmente erogato, di circa 135mila euro, sovrastatimato rispetto all’originaria stima di Posteraro che, inizialmente, quantificava tutt’al più congrua la cifra di 80mila euro.” Da quanto emerso dalle intercettazioni, sempre a gennaio 2025, Occhiuto avrebbe acquistato, al prezzo di 50 euro, una Smart dalla Parametro Holding Srl, pagata da quest’ultima, l’anno precedente, 13mila 500 euro: una clausola, questa, contenuta nell’accordo relativo al recesso di Occhiuto.

I DATI PRESENTI NELLE INTERCETTAZIONI

Sempre dalle intercettazioni, sarebbe emerso che alla liquidazione in favore di Occhiuto avrebbe provveduto personalmente lo stesso Posteraro, anche attraverso il ricorso a prestiti, in cambio della nomina in un ente riconducibile alla Regione Calabria, fino ad ora mai formalizzata, verosimilmente – ipotizza la Procura – per via della recente chiusura delle indagini preliminari da parte della Procura di Cosenza a carico di Posteraro per il crac dell’Amaco. Così come sarebbe sfumata anche la nomina a presidente del Parco dell’Aspromonte: in questo caso, a mettersi di traverso sarebbe stato un deputato molto vicino a Occhiuto.

LA SOCIETÀ TENUTA DEL CASTELLO

Un capitolo a parte, poi, è riservato alla vicenda della società “Tenuta del Castello Società Agricola Srl”, costituita nel 2019 e il cui capitale era diviso tra Occhiuto, Posteraro e un’altra persona. Nel 2022, Occhiuto cedeva la propria quota di partecipazione a Posteraro il quale, a sua volta, cedeva la proprietà alla A2R Srl. L’amministratrice unica di “Tenuta del Castello Società agricola Srl” – già consulente sotto l’amministrazione Posteraro, quando Occhiuto ne era ancora socio – veniva rimossa nel 2023 per una serie di “irregolarità contabili” ma, il 6 maggio 2022, pochi giorni dopo la cessione delle quote di Occhiuto a Posteraro, veniva nominata membro del collegio sindacale del Gom di Reggio Calabria con un provvedimento a firma di Occhiuto e, in data 21 marzo 2023, quando le irregolarità contabili erano già emerse, assunta alle dipendenze della Regione Calabria.

OCCHIUTO INDAGATO DALLA PROCURA, LE ACCUSE LEGATE A FINANZIAMENTI E BILANCI

Ancora, dalla nota integrativa al bilancio di esercizio 2022, è emerso come la società avrebbe ricevuto un finanziamento di 58.050 euro relativo “alla partecipazione a un finanziamento comunitario Trace Windu, somme incamerate dalla società, ma né giacenti nelle casse sociali, né destinate all’uso per il quale erano state erogate da parte dell’allora organo amministrativo.” In particolare, dalle indagini sarebbe emerso come la prima tranche del finanziamento sarebbe stata interamente “distratta” da Posteraro, attraverso un bonifico di 10mila euro in favore di Fpa Retail, di 4mila euro alla Ytam Srl, di 12mila euro destinati a sé stesso e altrettanti a Roberto Occhiuto, e la quota di 2080 euro erogata all’ex amministratrice unica. Su quest’ultima vicenda, gli investigatori ipotizzano, dunque, la configurazione dei reati di malversazione nonché di truffa aggravata finalizzata all’ottenimento di erogazioni pubbliche (ipotesi, queste, allo stato, in via d’accertamento).

PASSATI AL SETACCIO I CONTI DELLA YTAM SRL

In ultimo, i finanzieri hanno passato al setaccio i conti della Ytam Srl, le cui quote, dal 2022 al 2024, erano detenute per metà da Posteraro e per l’altra metà da Ernesto Ferraro, dopo la cessione dell’intero capitale da parte di Occhiuto in favore di Posteraro, nel 2020. Ferraro avrebbe a, sua volta, ceduto la propria parte a una terza persona, ritenuta dagli inquirenti il “factotum” di Posteraro. Ferraro, designato amministratore unico di Ferrovie della Calabria dal capo di gabinetto della giunta Occhiuto il 5 febbraio 2022, avrebbe poi conferito a Posteraro un incarico di consulenza nell’ente del trasporto pubblico della Regione Calabria. Quanto basta per far scattare gli accertamenti delle Fiamme gialle che, su delega della Procura, hanno quindi proceduto alla perquisizione di abitazioni private, locali riconducibili alle società, documenti e conti correnti bancari, oltre al sequestro di computer, smartphone e dispositivi informatici in uso ad alcuni indagati.


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