San Salvo riattiva la medicina turistica, Vasto resta scoperta: esplode la polemica
A partire dal 1° luglio e fino al 31 agosto, dalle ore 10:00 alle 18:00, sarà attivo a San Salvo Marina il servizio di medicina turistica, ospitato nei locali adiacenti al Palazzetto dello Sport. L’annuncio è stato dato dal sindaco Emanuela De Nicolis e dal vicesindaco Eugenio Spadano, che hanno sottolineato come l’attivazione del servizio avvenga seguendo le linee guida dettate dal direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri.
Il presidio sanitario stagionale, dotato di un’ambulanza, un infermiere e un autista, sarà destinato alla gestione delle urgenze, con possibilità di trasferimento al presidio ospedaliero di Vasto. Per le non urgenze, i turisti potranno rivolgersi ai medici di famiglia del territorio comunale durante gli orari di ambulatorio.
“Ringraziamo, pertanto, la Dirigenza Generale della Asl per aver restituito questo servizio importante per la tranquillità di tutti i turisti che scelgono di frequentare la magnifica spiaggia di San Salvo”, hanno dichiarato De Nicolis e Spadano.
Diversa la situazione a Vasto Marina, dove il servizio di medicina turistica non sarà attivato. A esprimere tutta la propria delusione è il sindaco di Vasto, Francesco Menna:
“Con grande amarezza devo comunicare che la medicina turistica a Vasto Marina non riaprirà. Ancora una volta, le promesse fatte dal centrodestra regionale e nazionale si sono rivelate parole vuote, prive di qualsiasi seguito concreto”, ha dichiarato.
Menna denuncia un progressivo indebolimento della sanità nel territorio vastese: “Il nostro territorio viene lasciato solo e abbandonato. Proprio mentre il pronto soccorso è al collasso e reparti fondamentali come Ortopedia sono ormai ridotti al minimo. E tutto questo accade alle porte della stagione estiva, con un flusso di turisti in costante aumento e un conseguente incremento della domanda sanitaria”.
Il primo cittadino punta il dito: “Le responsabilità sono chiare e non possono essere ignorate. Da Marsilio a Sigismondi, da Prospero a Magnacca, siamo di fronte a una gestione miope, disinteressata, alle esigenze del territorio e dei suoi cittadini”.
E conclude con un appello per la difesa della sanità pubblica: “La sanità pubblica non può e non deve diventare terreno di propaganda politica. Servono interventi concreti, investimenti reali, non slogan da campagna elettorale. Io continuerò a battermi con forza e determinazione per difendere il diritto alla salute dei miei concittadini e per chiedere a gran voce rispetto per la nostra comunità e per gli operatori sanitari che ogni giorno, con sacrificio, garantiscono servizi essenziali”.
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