Friuli Venezia Giulia

Salviamo il Vigneto Museo dopo l’Alluvione


Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

I Sommelier Ais del Friuli Venezia Giulia si appellano alle Autorità regionali e agli organismi tecnici impegnati nella messa in sicurezza del monte San Giorgio a Brazzano di Cormons, affinché venga salvaguardato il vigneto Ronco della Chiesa, di proprietà dell’azienda Borgo del Tiglio. Spiega Renato Paglia, presidente regionale dell’Associazione Italiana Sommelier: “Siamo consapevoli che la messa in sicurezza delle abitazioni è necessaria, ma non possiamo ignorare l’elevato interesse paesaggistico, storico e culturale del vigneto Ronco della Chiesa sito nell’area interessata dagli interventi. Il vigneto è uno dei luoghi più preziosi della viticoltura friulana a nazionale. 

Un ettaro di superficie che rappresenta uno dei pochi capolavori agronomici dell’agricoltura degli anni ’50, testimone vivente di una sistemazione agraria eseguita ancora a mano e con l’uso di animali come si faceva tradizionalmente da secoli. Il vigneto Ronco della Chiesa rappresenta un patrimonio culturale, è un museo a cielo aperto di buone pratiche agronomiche”. L’importanza del vigneto e dei vini che da esso derivano è certificata dai degustatori di tutto in mondo, non ultimo il cinese Hao Shen che, recentemente, ha inserito tra i suoi cento migliori vini del pianeta il Merlot Rosso della Centa e il Friulano il Ronco della Chiesa entrambi da uve allevate nel vigneto storico. Nicola Manferrari, titolare dell’azienda Borgo del Tiglio, conferma l’affermazione dei suoi vini ma anche la preoccupazione per il futuro: “Il successo dei vini non dipende da me, non sono nemmeno enologo, ma dalla grandezza del vigneto che fu realizzato da altri, per ultimo da Francesco Vosca, un grande contadino per lo spessore di conoscenze. 

Il vigneto ha più di 70 anni e non ha mai conosciuto la siccità, un ristagno d’acqua, una frana. Quattromila viti tutte diverse le une dalle altre che rappresentano un patrimonio genetico formidabile. Un grande libro zeppo d’informazioni scritte in una lingua solo in parte decodificata. Mi diedi nella vita il compito del buon bibliotecario, custode e temporaneo fruitore della bellezza del Ronco della Chiesa, con l’intento di trasferirla alla posterità. Il precipitare degli eventi mi ha esautorato dal ruolo di custode. Altri decideranno la sorte del vigneto, sotto gli occhi del mondo”. Conclude Renato Paglia: “I Sommelier Ais si sentono in obbligo di attirare l’attenzione di chi progetterà ed eseguirà gli interventi di salvaguardia affinché il Ronco della Chiesa non venga violato e si salvaguardi l’architettura del vigneto che conserva, intatto, il profilo originario del suolo superficiale che in millenni di evoluzione ha trovato la sua fertilità”.




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