Marche

salta il restyling della scuola a Cascinare

SANT’ELPIDIO A MARE Addio al finanziamento per la messa in sicurezza e il miglioramento sismico della scuola primaria Don Bosco a Cascinare. Il neo sindaco fresco d’insediamento, Gionata Calcinari, si trova già a gestire la prima tegola. È andata persa, come comunicato dal Ministero dell’interno, la somma di 1,3 milioni di euro al comune di Sant’Elpidio a Mare per sistemare il plesso. Il decreto porta la data del 28 marzo, è stato pubblicato a fine aprile. Del 10 giugno, il giorno dopo il ballottaggio, quindi ancora prima che il sindaco fosse formalmente proclamato, è invece una mail alla segreteria del Comune che notifica la decadenza.

Il motivo è un inserimento erroneo dell’opera nella tipologia A, dedicata ad interventi per la prevenzione del rischio idrogeologico, quando andava inserita invece nella tipologia C, dedicata agli edifici scolastici. Si arresta prima di partire, quindi, l’appalto per i lavori, che la Stazione unica appaltante della Provincia aveva aggiudicato appena qualche settimana fa, per un importo, al netto del ribasso di gara, di poco superiore al milione. Un mancato finanziamento che a questo punto impone una revisione dei progetti di riqualificazione dell’edilizia scolastica elpidiense.

La procedura

Ora si apre una nuova partita, per tentare di recuperare le somme, sempre che ci sia margine di manovra per farlo. «Non so chi abbia sbagliato – commenta amareggiato Calcinari – Le responsabilità politiche di chi ha guidato la città nel 2023, al momento della richiesta di finanziamento, mi sembrano evidenti e questa è l’eredità che ci troviamo ora a raccogliere. Adesso dovremo ripetere la procedura, inserendo la richiesta di finanziamento della scuola nel canale corretto, sperando di poter recuperare quelle somme. È chiaro che al momento si ferma tutto». Per settembre i bambini della scuola primaria di Cascinare avrebbero dovuto essere spostati in altra sede, proprio in previsione della sistemazione dell’immobile che sarebbe dovuta partire entro settembre.

Lo spostamento

A questo punto la scolaresca rimarrà nello stabile di piazza Leopardi. Un problema in meno da gestire nell’immediato per la nuova amministrazione: si parlava della delocalizzazione alla scuola infanzia di Castellano, dove però, da gennaio scorso, sono arrivati anche i piccoli della materna di Casette d’Ete. In prospettiva, invece, un guaio non da poco, perché non sarà scontato intercettare risorse per l’adeguamento di un edificio che è sì agibile, ma ha bisogno di investimenti per essere riqualificato.




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